(Sesto Potere) – Rimini, 7 maggio – Un investimento complessivo di oltre 45 milioni di euro che ha coinvolto 21 imprese agroalimentari in 8 regioni italiane. Sono stati presentati all’interno della cornice di Macfrut 2025, la fiera internazionale dell’ortofrutta, i risultati del Contratto di Filiera “Paniere della filiera ortofrutta made in Italy”, promosso da Agrocepi e capitanato da OrtoRomi.
Gli interventi, conclusi lo scorso 30 aprile, hanno riguardato tutta la filiera, dalla produzione alla trasformazione, con l’introduzione di impianti innovativi, nuovi macchinari agricoli e di agricoltura di precisione, ampliamenti produttivi, serre ad alta tecnologia e investimenti in fotovoltaico sui capannoni aziendali.
Protagonista anche la l’Emilia-Romagna con la Società Agricola 67# S.r.l. di Gambettola (FC).
“Abbiamo dato vita ad un vero e proprio paniere ortofrutticolo nazionale che valorizza le produzioni di ogni impresa aderente – ha dichiarato Corrado Martinangelo, Presidente di Agrocepi – Federazione Nazionale Agroalimentare – Una filiera in grado di mettere assieme prodotti come asparagi, cavolfiore, pomodori, radicchio, songino, lattuga, iceberg, ma anche uva da tavola, agrumi, fragole, more e mirtilli. Tutte materie prime di qualità che potranno contare nella valorizzazione sui mercati della capofila OrtoRomi, società leader a livello nazionale nei prodotti trasformati di IV e V gamma. L’ammontare degli investimenti, sia per la parte agricola sia per quella della trasformazione, porterà all’ampliamento produttivo di ogni azienda coinvolta, con un tasso di occupazione medio in crescita del 20 per cento”.
Ad illustrare il grande lavoro portato avanti dalle 21 imprese, l’Amministratore delegato della capofila OrtoRomi, Cristiano Detratti che ha sottolineato “il grande lavoro di coordinamento e regia da parte di Agrocepi che ha permesso di sviluppare un contratto di filiera davvero a valenza nazionale, che coinvolge territori differenti ognuno con le sue peculiarità e con produzioni diversificate. Uno sforzo incredibile compiuto da tutti se pensiamo che, dal momento della firma, questo contratto di filiera ha attraversato la pandemia, le conseguenze economiche legate al conflitto in Ucraina, l’aumento dei costi e dei tassi di interesse”.
Un ruolo determinante lo ha svolto il sistema bancario, rappresentato da Davide Becchio, responsabile Crediti Agrari di ICCREA, gruppo che ha sostenuto con finanziamenti l’80% delle imprese coinvolte, a testimonianza di un legame solido tra mondo produttivo e credito cooperativo.
Al Macfrut ha celebrato i risultati raggiunti dal contratto di filiera “Paniere della filiera ortofrutta made in Italy”, con interventi allo stand di Agrocepi, anche il presidente di Copa e Confagricoltura, Massimiliano Giansanti. “Questo progetto – ha dichiarato – è l’esempio di un sistema agricolo virtuoso, che ha fatto della qualità il proprio DNA. In un contesto di forte volatilità dei mercati, l’aggregazione è l’unica via per tutelare i produttori e valorizzare l’ortofrutta italiana”.
Presenti anche l’On. Marco Cerreto, Capogruppo FdI in commissione agricoltura della Camera, il quale ha illustrato l’impegno del Governo e del Parlamento nel sostenere la filiera ortofrutticola e affrontare le sfide legate alla competitività, all’innovazione e alla sostenibilità, e il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste con il direttore generale Teresa Nicolazzi, a capo della Direzione generale degli affari generali e del bilancio.
“Questo contratto di filiera ha dimostrato come il gioco di squadra tra imprese, istituzioni e sistema bancario possa produrre risultati concreti e di lungo periodo – ha concluso il presidente di Agrocepi, Corrado Martinangelo – Abbiamo creato un paniere che non è solo una vetrina del Made in Italy, ma uno strumento strategico per presidiare il mercato e dare certezze ai produttori e ai consumatori”.
Nella foto Corrado Martinangelo (Agrocepi) con l’On. Marco Cerreto