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Presentata la 3^ edizione delle: “Giornate Pellegriniane”. Forlì crocevia tra scienza e fede

(Sesto Potere) – Forlì – 24 aprile 2025 – Presentata questa mattina in conferenza stampa la terza edizione delle: “Giornate Pellegriniane – Forlì crocevia tra scienza e fede”, rassegna che si svolgerà venerdì 2, sabato 3 e domenica 4 maggio all’interno della Basilica dedicata a San Pellegrino Laziosi (Patrono della città di Forlì), il nome popolare della chiesa di Santa Maria dei Servi, nella piazza Morgagni, nell’area antistante la stessa chiesa, e in altri luoghi del centro storico a stretto raggio, come per esempio: la sede della Provincia e Sala Campostrino, in via Oreste Regnoli.

Il Festival sarà anticipato dalla tradizionale Festa di San Pellegrino Laziosi, che si celebra il 1° maggio, in contemporanea con la Sagra dei Cedri, il frutto che per le proprietà farmacologiche è diventato proprio il simbolo del Santo, venerato per le sue virtù terapeutiche.

Ma chi era San Pellegrino? A illustrare nel dettaglio la figura di Pellegrino Laziosi e introdurre il tema del festival a lui dedicato, è stato oggi in conferenza stampa il vicesindaco di Forlì e assessore alla Cultura, Vincenzo Bongiorno, con lui il dirigente capo del Servizio Cultura e Turismo del Comune di Forlì, Stefano Benetti, e la responsabile del servizio Cultura e Turismo unità Eventi e Turismo del Comune di Forlì, Giovanna Ferrini (i tre nelle foto in articolo).

Vincenzo Bongiorno ha ricordato la storia del santo: originariamente ghibellino (dunque, avversario della Chiesa), di nobile famiglia e poi convertito al Cristianesimo, nel 1325, fu colpito da una cancrena alla gamba destra e il medico chirurgo, Paolo Salaghi, decise per l’amputazione dell’arto. La notte prima dell’operazione, Pellegrino implorò la guarigione con fervente preghiera davanti al dipinto del ‘Cristo Crocifisso con la Vergine e San Giovanni’ e arrivò, così, la guarigione. “Un prodigio, un miracolo in ottica di fede”: racconta Vincenzo Bongiorno. In breve tempo si sparse la voce del fatto e il religioso acquisì già in vita fama di santità e fu venerato anche da morto come protettore dalle malattie croniche e dai tumori.

C’è una connessione tra questo fatto miracoloso e un’altra iniziativa collegata al festival delle: “Giornate Pellegriniane” e presentata oggi in conferenza stampa da Stefano Benetti e si tratta di “Un’opera al mese” (immagine in basso) che si svolgerà domenica 4 maggio alle ore 18.30 nella Basilica di San Pellegrino, con l’esposizione al pubblico proprio della pala del: ‘Cristo crocifisso con la Vergine e San Giovanni’, realizzata da Giuliano da Rimini. Sarà il Professor Fabio Massaccesi, docente di Storia dell’Arte Medievale all’Università di Bologna, a presentarlo al pubblico, a pochi metri dal corpo del santo custodito in una teca di cristallo.

Il vicesindaco di Forlì e assessore alla Cultura, Vincenzo Bongiorno, ha già accennato al fatto che nelle prossima edizione delle: “Giornate Pellegriniane” si possa tener conto della ricorrenza del 2026 a 300 anni dalla proclamazione della santità di Pellegrino Laziosi così come il prossimo anno si possa organizzare una nuova visita guidata nella casa natale di via Lazzarini ed anche, sotto la casa, nella grotta, protetta da un cancelletto con lo stemma della famiglia Laziosi, nella quale Pellegrino si ritirava in preghiera.

Sottolineata da Bongiorno, e Benetti l’importanza del filo conduttore che ha ispirato le: “Giornate Pellegriniane”, ovvero: il connubio, il rapporto, tra scienza e fede. Nel segno anche di altri due forlivesi illustri: Giovanni Battista Morgagni, medico, anatomista e patologo considerato a livello internazionale il padre della patologia moderna, e Girolamo Mercuriale, medico, umanista e filosofo, universalmente riconosciuto come pioniere della moderna fisiatria e della medicina sportiva.

Sono previsti diversi momenti di incontro, visite guidate, convegni, approfondimenti e confronti curati e moderati da giornalisti locali dedicati al tema in oggetto (il rapporto tra scienza e fede).

Da segnalare, in particolare, l’incontro pubblico di venerdì 2 maggio, alle ore 18.30, al Campostrino, dedicato a: “Il rapporto tra scienza e fede nella cura della persona”, con l’intervento: del sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini, del vescovo della Diocesi di Forlì-Bertinoro, mons. Livio Corazza, di Marco Maltoni, direttore unità cure palliative di Forlì, di Giovanni Amadori, presidente dell’ Associazione Dino Amadori, di Toni Ibrahim, presidente della Società Italiana di Osteoncologia, di Roberto Gabellini, giornalista e scrittore collaboratore Ior, di Gerardo Musuraca, direttore Ematologia dell’ Irst di Meldola, Tonino Cantelmi, professore dell’ Istituto di Psicologia dell’Università Gregoriana (in collegamento video) e il coordinamento del dibattito a cura del direttore della Redazione del Resto del Carlino di Forlì, Marco Bilancioni.

E quest’anno in cartellone sono previsti anche eventi musicali e spazio food, in piazza Morgagni, con piatti tipici a cura di Jump Eventi.

La terza edizione delle: “Giornate Pellegriniane” si intreccia con il programma “Esplora Forlì – tra Musei e Narrazioni”, promosso dall’assessorato comunale alla Cultura con la propria Unità Musei, in collaborazione con la Diocesi di Forlì–Bertinoro e ConfGuide di Forlì–Cesena. E vedrà il “battesimo del fuoco” proprio con il primo eventp in programma: la visita guidata di venerdì 2 maggio alla Basilica di San Pellegrino Laziosi ore 16.00 e ore 17.00.  

Incontri ed eventi pubblici aperti a tutta la cittadinanza e ad ingresso gratuito e con prenotazione allo Iat Comunale: 0543 712362 e iat@comune.forli.fc.it.