(Sesto Potere) – Bologna – 17 ottobre 2025 – Domani, sabato 18 ottobre, alle 10 in sala Tassinari a palazzo d’Accursio, si terrà la cerimonia di condegna dell’edizione 2025 del Premio internazionale Daniele Po a Nené Bintu Iragi, attivista per i diritti umani nella Repubblica Democratica del Congo. Interverranno la vicesindaca Emily Clancy e Rita Monticelli, consigliera Delegata per i diritti umani.
Nené Bintu Iragi sarà in città anche nei giorni successivi per una serie di incontri nelle scuole medie di Bologna, San Giovanni in Persiceto e Pieve di Cento e con la società civile del territorio.
In particolare, domenica 19 ottobre alle 16, terrà un incontro pubblico a Pieve di Cento e martedì 21 ottobre sarà a Bologna, alle 18, alle Librerie Coop Ambasciatori, in dialogo con Antonella Napoli, giornalista e scrittrice e con rappresentanti di Piano Uguaglianza, Comune e Unibo. Modera Susanna Zaccaria.
Tutti gli incontri sono aperti al pubblico e gratuiti (in allegato i programmi con i dettagli).
Premio internazionale Daniele Po
Comune di Bologna, Città metropolitana e Comune di Pieve di Cento promuovono da più di un decennio il Premio Internazionale per i diritti umani Daniele Po istituito dall’associazione Le case degli angeli e coordinato dall’associazione Strade, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e dell’Università di Bologna.
Il Premio conferisce ogni anno un riconoscimento a personalità femminili che, a livello nazionale e internazionale, si siano particolarmente distinte nella difesa e nella promozione dei diritti umani.
Il premio ha l’alto patrocinio del Parlamento Europeo, del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati.
Nené Bintu Iragi, premio Po 2025
Per l’edizione 2025 del Premio, il comitato scientifico ha designato come vincitrice Nené Bintu Iragi, la presidente del Coordinamento della Società Civile del Sud-Kivu, Repubblica Democratica del Congo (RDC).
Avvocata e attivista per i diritti umani nella Repubblica Democratica del Congo, dal 2010 al 2013 è stata alla guida dell’organismo dei Difensori Giuridici del paese, prima donna eletta presidente nella storia dei 50 anni di tale istituzione giuridica. Coordinatrice nazionale dell’associazione Collectif Simama Congo per la difesa dei diritti femminili, ispira e promuove percorsi di autodeterminazione e autonomia economica femminile in particolare nelle aree rurali del paese. La sua incessante opera di denuncia dei soprusi e delle violazioni dei diritti umani che avvengono nel paese l’ha esposta a ripetute minacce e intimidazioni. Nel gennaio 2025, dopo lo scoppio dell’ennesima guerra civile che sta dilaniando il paese, si trova in esilio in Burundi.
La scelta di conferire il Premio 2025 Nenè Bintu Iragi nasce dalla volontà di accendere i riflettori sul suo impegno in una situazione di guerra decennale, eppure poco ricordata dai media europei e occidentali, dove violenze, violazione di diritti umani e sfruttamento di donne e minori sono all’ordine del giorno, tanto da posizionare il Congo al 174° posto su 177 per condizioni di vita, libertà e prospettive socioeconomiche nel Women Peace and Security Index (in allegato scheda di approfondimento sul profilo della premiata e contesto attuale in Congo).