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Post alluvione, il 35% interventi è completato, il 30% è in corso, e il restante 35% è in fase di studio e progettazione

(Sesto Potere) – Bologna – 30 dicembre 2024 – Domani, martedì 31 dicembre, si conclude il mandato del Generale di C.A. Francesco Paolo Figliuolo, quale Commissario straordinario alla ricostruzione sul territorio delle regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche. Durante il suo incarico ha coordinato le operazioni di ricognizione e attuazione degli interventi di ricostruzione, ripristino e riparazione per le più urgenti necessità delle aree colpite dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023.

La Struttura commissariale, da lui diretta, è stata costantemente impegnata per diciotto mesi nel rispondere a una devastante alluvione. Dopo le prime misure adottate per la gestione dell’emergenza, è stato elaborato un piano in collaborazione con il Governo, le Regioni, i Comuni, gli enti e le realtà locali.

Tale piano ha previsto non soltanto interventi urgenti di ripristino delle infrastrutture, ma anche rimborsi per i danni subiti da famiglie e imprese, oltre a un supporto diretto per enti locali e soggetti attuatori.

A seguire il bilancio dell’attività svolta secondo un comunicato elaborato dal Commissario straordinario di Governo alla ricostruzione nei territori colpiti dall’alluvione verificatasi in Emilia Romagna, Toscana e Marche.

LA RICOSTRUZIONE PUBBLICA

Dei 4,7 miliardi di euro sinora stanziati dal Governo per la ricostruzione post-alluvione, circa 2,7 miliardi di euro sono stati destinati al ripristino delle infrastrutture pubbliche danneggiate. Grazie a 13 ordinanze mirate, il Commissario Straordinario ha avviato oltre 7.000 interventi per la messa in sicurezza del territorio, tracciando un percorso coordinato e ambizioso che punta a garantire una ricostruzione efficace e sostenibile.

Ad oggi, il 35% degli interventi è completato, il 30% è in corso e il restante 35% è in fase di studio e progettazione.

I primi stanziamenti, resi disponibili già a settembre 2023, pari a 490 milioni di euro, hanno coperto gli interventi di somma urgenza, indispensabili per rispondere con rapidità alle criticità più immediate. Successivamente, sono stati aggiunti 270,27 milioni di euro per un piano di difesa idraulica finalizzato a mitigare i rischi del dissesto idrogeologico, e 761,72 milioni di euro per il ripristino e la messa in sicurezza della rete viaria, elemento cruciale per la mobilità e la connessione dei territori colpiti.

Particolare attenzione è stata rivolta agli edifici pubblici e alle infrastrutture essenziali, con 34,2 milioni di euro stanziati per la ricostruzione di strutture sanitarie e edilizia residenziale pubblica, 30,54 milioni, di cui 6 provenienti da donazioni, per scuole e infrastrutture sportive, 38,63 milioni per la rimozione di fanghi e il ripristino del sistema idrico integrato, 16,84 milioni per le reti di gas ed energia elettrica e 16,22 milioni per la riapertura e la messa in sicurezza dei luoghi di culto, simboli di identità e speranza per le comunità.

Sono stati stanziati 146,7 milioni di euro per varianti progettuali e interventi in corso d’opera e ulteriori 867,61 milioni di euro per accelerare la ricostruzione di infrastrutture strategiche e principali linee di mobilità, viaria e ferroviaria, sotto la gestione di ANAS e RFI. Tra gli interventi di maggiore rilievo figurano il ripristino della linea ferroviaria Marradi-Faenza, la demolizione del ponte ferroviario di Sant’Agata sul Santerno, la progettazione di una nuova travata metallica sul fiume Santerno ed il miglioramento della compatibilità idraulica del ponte ferroviario del Boncellino.

Con una recente ordinanza, attualmente al vaglio dei Ministeri competenti e all’intesa delle Regioni, sono state previste risorse per 50 milioni di euro al fine di completare la ricostruzione del nuovo ponte della Motta, tra Molinella e Budrio, l’innalzamento del ponte delle Grazie, in Faenza, la demolizione del ponte della Pungella, in Traversara, e altri interventi per migliorare la sicurezza idraulica e viaria. A supporto di queste iniziative, la Struttura di supporto del Commissario Straordinario ha avviato un coordinamento con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per definire una cornice programmatica coerente, integrando le progettualità strategiche sulle principali linee viarie e ferroviarie di interesse nazionale in un quadro armonizzato e sostenibile.

Infine, il Commissario ha inviato al parere dei Ministeri competenti e all’intesa della Regione Emilia-Romagna il Piano Speciale Stralcio per il dissesto idrogeologico, con un investimento complessivo di 90 milioni di euro. Questo piano segna l’avvio di un programma organico e coordinato per la mitigazione del rischio idrogeologico, un obiettivo cruciale per rafforzare la resilienza territoriale e ridefinire l’assetto di bacino.

Gli interventi previsti rispondono ai profondi e repentini cambiamenti del regime idraulico, aggravati dagli effetti dei cambiamenti climatici e, pur non essendo direttamente collegati ai danni causati dagli eventi alluvionali, comprendono la realizzazione e il potenziamento di opere per il contenimento delle piene e l’arretramento degli argini, rendendoli più resistenti alle tracimazioni. Il piano affronta inoltre il dissesto dei versanti, con un focus specifico sulle oltre 80.000 frane censite, attivate dagli eventi alluvionali e che rappresentano un rischio anche per alcune aree abitate.

A supporto di questi interventi strutturali, il piano include misure non strutturali straordinarie, fondamentali in chiave di sicurezza idraulica, come la gestione della flora ripariale ed il controllo delle specie fossorie.

Per garantire la sostenibilità dei programmi infrastrutturali e accelerare l’attuazione degli interventi, il Commissario Straordinario ha introdotto strumenti tecnico-operativi innovativi, concepiti per supportare efficacemente le Amministrazioni locali. Le ordinanze commissariali prevedono deroghe significative alle norme vigenti, tra cui l’utilizzo di conferenze di servizi semplificate, l’affidamento diretto di lavori fino a 500 mila euro e procedure negoziate senza bando per importi superiori.

A sostegno degli enti locali, il Commissario ha attivato le funzioni di committenza ausiliaria offerte dalle società in house dello Stato, Sogesid S.p.A. e Consap S.p.A., mediante specifiche convenzioni. Inoltre, le società pubbliche ANAS e RFI hanno sottoscritto accordi con il Commissario per affiancare i piccoli Comuni dell’entroterra appenninico nella gestione degli interventi contro il dissesto idrogeologico, con particolare attenzione alle linee viarie e ferroviarie di interesse nazionale.

Questo sforzo congiunto delle società pubbliche, a cui è stata destinata una quota significativa delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, pari al 60% degli 1,2 miliardi di euro resi disponibili a tale scopo, rappresenta una testimonianza concreta della sinergia tra Stato e Regioni nel sostenere e accelerare il percorso di ricostruzione.

Per rafforzare la capacità operativa degli enti locali, il Commissario Straordinario ha inoltre destinato risorse pubbliche per potenziare le competenze tecniche e amministrative delle Amministrazioni locali, offrendo loro la possibilità di reclutare personale a tempo determinato tramite procedure selettive basate su colloqui e valutazione dei titoli.

LA RICOSTRUZIONE PRIVATA

Sul fronte dei rimborsi a famiglie e imprese, il Governo ha stanziato complessivamente circa 1,9 miliardi di euro. Di questi, 1,2 miliardi di euro sono gestiti attraverso la contabilità speciale del Commissario Straordinario, mentre i restanti 700 milioni di euro sono messi a disposizione mediante il finanziamento agevolato (credito d’imposta).

Ad oggi, la Struttura commissariale ha concesso circa 100 milioni di euro, approvando 2.400 pratiche (di cui 1.954 destinate a famiglie e 446 ad attività produttive), coprendo il 75% delle domande presentate. Questo risultato evidenzia un’attenzione prioritaria verso le esigenze delle famiglie, che rappresentano la parte maggioritaria dei beneficiari.

Un elemento distintivo di questa procedura è che i beneficiari ottengono, dalla Struttura commissariale, immediatamente un rimborso pari al 50% del danno riconosciuto, basandosi esclusivamente su una perizia asseverata, senza necessità di presentare giustificativi di spesa. Questa modalità, caratterizzata da tempi rapidi e da una semplicità senza precedenti rispetto alla gestione di catastrofi passate, pone cittadini e imprenditori al centro delle azioni di sostegno, offrendo loro risposte concrete in tempi brevi e con strumenti chiari e accessibili.

Le risorse erogate dal Commissario si aggiungono ai 105 milioni di euro di Contributo di Immediato Sostegno (CIS), già distribuiti a circa 24.000 famiglie, e agli ulteriori 9,4 milioni di euro erogati a titolo di Contributi di Autonoma Sistemazione (CAS).

Tra le iniziative più significative spicca l’attivazione di 7 sportelli informativi nei comuni maggiormente colpiti, tra cui Faenza, Ravenna, Lugo, Forlì, Cesena, Imola e Sasso Marconi. Operativi senza interruzioni dal 4 marzo, gli sportelli offrono supporto diretto a cittadini, imprese e periti, assistendoli nella redazione delle richieste di contributo e delle relative perizie.

Grazie alla collaborazione tra la Struttura Commissariale, i tecnici di Invitalia e il personale dei Comuni, l’iniziativa ha registrato un’elevata partecipazione, confermandone l’estrema utilità.

Da ottobre 2023, per consolidare la presenza sul territorio, sono stati avviati incontri con le associazioni di categoria, tra cui rappresentanti di imprese agricole e periti, per illustrare i contenuti delle Ordinanze commissariali e raccogliere richieste e osservazioni. A partire da marzo 2024, tali incontri si sono intensificati, prevedendo confronti diretti in loco per affrontare le problematiche specifiche e discutere eventuali integrazioni normative.

Nel 2024, sono stati organizzati oltre 40 incontri con tecnici, ordini professionali, cittadini e rappresentanti di categoria. Questi momenti di dialogo hanno portato all’adozione di tre modifiche alle Ordinanze, tra cui l’Ordinanza 11/2023, rivolta al settore imprese, e l’Ordinanza 14/2023, dedicata alle famiglie, rispondendo così in modo puntuale alle esigenze della cittadinanza.

LEGALITÀ

Il Commissario ha operato per garantire una distribuzione equa e trasparente dei fondi destinati alla ricostruzione, bilanciando le esigenze delle aree maggiormente danneggiate con quelle che richiedevano interventi di recupero. Grazie all’adozione di sistemi di monitoraggio in tempo reale, è stato possibile tracciare l’impiego delle risorse, con l’obiettivo di prevenire fenomeni di corruzione o cattiva gestione.

Numerosi sono stati gli accordi siglati per assicurare la legalità nell’utilizzo delle risorse pubbliche. Tra questi si annoverano l’Accordo con l’Autorità Nazionale Anti-Corruzione, il Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari dell’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Regione e le Prefetture-Uffici territoriali del Governo presenti nelle aree alluvionate, oltre all’Unione Province d’Italia.

IL MESSAGGIO DEL GENERALE FIGLIUOLO AL TERMINE DELL’INCARICO

A conclusione del suo mandato, il generale Figliuolo ha voluto rivolgere un messaggio alle popolazioni colpite, agli amministratori locali e alle istituzioni che hanno collaborato con lui durante questi intensi mesi di lavoro.

“Ricostruire non significa soltanto mettere un mattone sopra un altro, rifare una strada o ripristinare un ponte: significa anche ricostruire legami, speranze e opportunità. Questo è ciò che abbiamo sempre cercato di fare, con tutte le nostre forze. È stato un lavoro complesso, reso possibile grazie a una straordinaria sinergia tra la mia Struttura e gli Enti locali, che hanno svolto un ruolo fondamentale come protagonisti della ricostruzione. Al Presidente del Consiglio, Onorevole Giorgia Meloni, che mi ha designato in questo incarico, al Governo, alle Regioni e a tutte le Amministrazioni locali coinvolte, va il mio più profondo ringraziamento, nella consapevolezza che quanto è stato fatto rappresenta solo una tappa di un cammino che dovrà essere portato avanti da chi mi succederà, valorizzando l’esperienza maturata e lo sforzo profuso dalla Struttura commissariale. Continuerò a seguire con attenzione il cammino di queste terre e di queste persone, che hanno dimostrato una straordinaria resilienza e una grandissima umanità.”: ha detto il generale Figliuolo