giovedì, Luglio 18, 2024
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Polemica in (post) consiglio. Parole “sessiste” di Rinaldini contro Paola Casara: “chieda scusa”. L’esponente Dem: “un’invenzione”

(Sesto Potere) – Forlì – 18 luglio 2024 – A margine del consiglio comunale di martedì, durante un momento conviviale,  il consigliere del Partito Democratico e coordinatore delle opposizioni in consiglio, Graziano Rinaldini, si sarebbe rivolto con tono stentoreo all’assessore Paola Casara.

Sei una bugiarda….te la farò pagare cara…devi stare attenta…sarà guerra”: sarebbero le parole pronunciate dal già candidato sindaco del centrosinistra secondo una ricostruzione inviata ai mass media dall’ufficio stampa del Comune e già pubblicata da alcune agenzie on line.

“Parole, cariche di livore e prepotenza” che sarebbero state pronunciate “alla presenza di numerosi testimoni…  almeno un paio di colleghi della maggioranza… che hanno assistito esterrefatti alla scena”: sempre secondo la ricostruzione del Comune.

“Leggo con stupore la nota del Comune pubblicata su ForlìToday. Le enormi difficoltà dell’ amministrazione comunale e della maggioranza le vogliono scaricare sull’ opposizione in particolare su di me”: replica Graziano Rinaldini, che firnisce la sua ricostruzione dei fatti: “Alla fine del consiglio comunale Paola Casara mi ha chiesto del “perché l’ attacco sempre?!” e io ho risposto semplicemente che: tutte le volte che sostengono [gli esponenti del centrodestra] cose non vere come ha fatto lei, vedi: la candidatura unitaria di Ceredi nei colloqui intercorsi tra noi il 1° luglio, o tutta la vicenda degli asili nido con la delibera dei tagli degli orari negli asili e poi ritirata… , io la smentirò sempre, come ho fatto pubblicamente durante i due consigli comunali”.

E sulla vicenda intervengono  le donne della maggioranza che parlano di “un’ inqualificabile aggressività verbale e gestuale nei confronti di una donna delle istituzioni” e definiscono le parole di Rinaldini “un fatto gravissimo, ingiustificato, una forma di minaccia irricevibile che condanniamo fermamente”, aggiungendo che dalle sue parole: “traspare un’insofferenza diffusa per le donne in generale e ancor di più per quelle che hanno raggiunto posizioni apicali e di grande responsabilità, con sacrifici e competenze, come l’assessore Casara.”

Smentisce categoricamente, invece, Graziano Rinaldini, che afferma come non vi sia stato “nessun intervento sessista”, bollandolo come “un’ invenzione, come al solito, della Casara” e assicurando di “non aver minacciato, oppure offeso, nessuno”.

Insistono, invece, le consigliere di centrodestra che invitano Rinaldini a chiedere immediatamente “scusa non solo a lei ma a tutte le donne della città” motivando che “le dichiarazioni di Rinaldini, oltre a essere profondamente misogine, sono benzina sul fuoco per ogni forma di violenza, fisica e verbale contro le donne” prendendo di mira anche i partiti di opposizione: “è inaccettabile che, dopo quello che è successo, rinnovino la fiducia a Rinaldini nel suo ruolo di coordinatore della minoranza” e concludendo: “Invochiamo con forza scuse pubbliche, per rispetto dell’istituzione che rappresenta e a difesa di tutte le donne forlivesi. Se non dovessero arrivare a stretto giro, siamo pronti a chiedere le sue dimissioni da consigliere comunale.”

Discorso rafforzato anche dalle assessore di maggioranza che auspicano: “da parte di tutto il PD, di Rinnoviamo, del Movimento Cinque Stelle e di Alleanza Verdi e Sinistra una netta presa di distanza da Rinaldini – che si ricorda essere stato “uomo di lunga esperienza nel campo della cooperazione” – parole di sostegno all’assessore Paola Casara“.

Un curriculum di cui si fa forte proprio Rinaldini che respinge ogni accusa sessusta: “La mia storia personale e professionale di valorizzazione e difesa delle donne e contro la violenza sulle donne credo che smentisca gli attacchi di questa destra inconcludente e poco veritiera”: conclude Graziano Rinaldini che ribadisce di non essere tenuto ad alcune “scuse pubbliche”, inquadrando il problema in una normale “dialettica politica” e in questi casi non vi è mai “nulla di personale”.