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Pmi Emilia-Romagna, Confartigianato: quasi l’80% svolgono azioni pro sostenibilità

(Sesto Potere) – Bologna – 30 gennaio 2025 – Quale approccio hanno le micro e piccole imprese (MPI) emiliano-romagnole al tema della sostenibilità? Un quadro di dettaglio emerge dall’analisi delle oltre 700 risposte al sondaggio d’ascolto ‘Sostenibilità e innovazione a misura di MPI’ di Confartigianato Emilia-Romagna, svoltosi dal 5 novembre al 3 dicembre 2024.

SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE
Il 77,9% delle micro e piccole imprese e imprese artigiane emiliano-romagnole ha svolto almeno una azione volta a tutelare l’ambiente, valore in linea con il 76% osservato un anno fa tramite un analogo sondaggio d’opinione sulla base associativa di Confartigianato Emilia-Romagna.

Nel dettaglio, la quota di imprese che hanno intrapreso almeno un’azione pro-sostenibilità ambientale sale all’83,6% tra le imprese manifatturiere, è del 75,4% tra le imprese dei servizi e del 73,6% nelle imprese di costruzioni.
Tra le azioni pro-sostenibilità ambientale maggiormente intraprese dalle MPI figurano: miglioramento dello smaltimento dei rifiuti (40,3%), riduzione dei consumi di energia (28,4%), riduzione delle emissioni inquinanti (23,7%), aumento dell’utilizzo di energia da fonti rinnovabili
(20,5%), riduzione del consumo di acqua (20,3%) e riduzione dell’uso di materiali pericolosi (20,0%).

All’interno del 19° Rapporto annuale Confartigianato viene proposta l’analisi dei risultati del Censimento delle imprese dell’Istat sulle attività svolte dalle imprese nel 2022 rivolte alla sostenibilità ambientale, economica e sociale. Le principali azioni di sostenibilità ambientale indicate sono inerenti all’ambito energetico: al primo posto viene indicato l’aumento di efficienza energetica (22,3%), segue l’aumento di energia da fonti rinnovabili (22,2%) e la riduzione di energia da fonti fossili (16,7%). In particolare il maggiore ricorso all’energia green è previsto in crescita di 15,3 punti al 2025, arrivando ad interessare il 37,5% delle imprese.
Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) offrono un’alternativa per una energia – pulita e rinnovabile – sempre più di prossimità, autoprodotta e condivisa. Il 31,4% delle MPI emilianoromagnole non conosce questo tema di recente introduzione, come emerge dal sondaggio di ascolto, mentre il 19,0% sarebbe interessato a partecipare ad una CER e il 5,1% ne fa già parte.

SOSTENIBILITA’ SOCIALE
Sul fronte della sostenibilità sociale le piccole imprese che hanno mosso passi in questa direzione sono l’88,6% di quelle con dipendenti, superiore al 68,7% osservato un anno fa con un analogo sondaggio d’opinione. Hanno intrapreso almeno un’azione pro-sostenibilità sociale il 91,8% delle imprese manifatturiere con dipendenti, l’87,6% di quelle dei servizi e l’85,4% di quelle delle costruzioni.

SOSTENIBILITA’ ECONOMICA
Il terzo pilastro della sostenibilità – insieme ad ambiente e sociale – è la dimensione economica. La gestione aziendale deve infatti garantire un futuro all’impresa, salvaguardando i posti di lavoro e la ricchezza creata, grazie a investimenti, innovazione e crescita della produttività per mantenere e migliorare la competitività sul mercato.
Tra le azioni pro-sostenibilità economica maggiormente intraprese dalle MPI emiliano-romagnole troviamo gli investimenti in formazione professionale (66,8%), digitalizzazione (51,8%) e l’applicazione di strategie per una elevata stabilità finanziaria (39,5%).
Le principali azioni di sostenibilità economica indicate dalle imprese nel Censimento Istat sono: formazione professionale (41,9%) e digitalizzazione (40,5%), seguite da gestione etica (32,4%) e investimenti in ricerca e sviluppo (26,0%). Più marcata la crescita prevista tra il 2023 e il 2025 per la digitalizzazione, con un aumento di 4,5 punti percentuali che porta la quota al 45,0%.
Il contesto economico tuttavia desta qualche preoccupazione. Il fatturato delle MPI emilianoromagnole è calato del 4,1% nei primi 9 mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo di un anno prima, e il saldo delle aspettative sul fatturato dei prossimi 6 mesi (I semestre 2025) è negativo (-7,8 p.p.). In questo contesto è particolarmente difficile pianificare e fare investimenti.

INVESTIMENTI GREEN
L’incremento dei tassi di interesse degli ultimi anni e l’incertezza hanno frenato gli investimenti delle imprese, necessari per mantenere alta la produttività e l’innovazione, fattori chiave della competitività. Senza un’adeguata propensione ad investire le imprese ritardano i processi di digitalizzazione, di efficientamento energetico e di riduzione dell’impatto sull’ambiente della twin transition digitale e green.
Nel 2024 due terzi delle MPI emiliano-romagnole (il 62,5%) aveva almeno un investimento in programma. Un terzo tuttavia ha dovuto rivedere al ribasso le aspettative: il 16,5% delle MPI ha dovuto ridurre gli investimenti previsti e un ulteriore 15,6% li ha annullati o rimandati.

ALCUNI NUMERI CHIAVE
77,9% delle MPI emiliano-romagnole svolgono azioni pro-sostenibilità ambientale
24,2%delle MPI partecipa o vorrebbe partecipare ad una Comunità Energetica Rinnovabile
88,6%delle MPI con dipendenti svolge azioni pro-sostenibilità sociale
66,8%delle MPI investe in formazione professionale
-4,1%variazione tendenziale del fatturato delle MPI nei primi 9 mesi del 2024
32,1%delle MPI ha dovuto ridurre o annullare gli investimenti in programma per il 2024
23,9%delle MPI ha bilancio sociale, codice di condotta, codice etico e/o carta dei valori
22,7%delle MPI ha certificazioni di qualità, ambientali, di sicurezza e/o sociali
71,0%delle MPI con bilancio sociale o certificazioni se ne è dotata di propria volontà
74,5% dei casi non è prevista alcuna comunicazione della propria sostenibilità
50,0%delle MPI vorrebbe ricevere supporto, consulenza e/o formazione sul tema sostenibilità