(Sesto Potere) – Faenza – 26 ottobre 2025 – Si è conclusa la mattinata di lavori del convegno “Custodire. Beni comuni – valori condivisi”, in programma venerdì 24 ottobre, nel Salone dell’Arengo di Palazzo del Podestà a Faenza.
L’iniziativa, promossa dal Comune di Faenza con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e di importanti realtà istituzionali e professionali, ha registrato una grande partecipazione, a testimonianza del crescente interesse verso il tema della gestione e valorizzazione del patrimonio pubblico come risorsa strategica per le comunità.
Tra i presenti alla mattinata anche la Sottosegretaria alla Presidenza della Regione Emilia-Romagna, Manuela Rontini.
La sessione plenaria, introdotta e coordinata da Denise Camorani, Assessora al Bilancio e Patrimonio del Comune di Faenza, si è concentrata sul tema “Beni pubblici e interesse generale: regole, limiti e opportunità”. Hanno offerto contributi di alto profilo relatori provenienti dal mondo universitario, dalla Corte dei Conti e dagli Ordini professionali.
In particolare, Alessandro Lolli, professore ordinario di Diritto amministrativo all’Università di Bologna, e Paolo Venturi, direttore di AICCON Research Center, hanno esplorato la cornice normativa e le potenzialità dei beni pubblici in termini di sussidiarietà e coesione. A seguire, Ilaria Pais Greco, magistrato della Corte dei Conti – Sezione regionale di controllo per l’Emilia-Romagna, ha analizzato l’uso del bene pubblico tra opportunità legittime e rischi contabili, mentre Marco Castellani, presidente ANCREL e componente della Commissione ARCONET, ha approfondito gli strumenti di coprogettazione e le attività di controllo dei Revisori degli Enti Locali. La mattinata si è conclusa con l’intervento di Gianluca Cantisani, presidente del Movimento di Volontariato Italiano (MoVi), dedicato alle esperienze di amministrazione condivisa dei beni comuni tra istituzioni e cittadini.
L’ampia e qualificata partecipazione conferma l’efficacia di un convegno ideato per offrire strumenti concreti per custodire e valorizzare ciò che appartiene a tutti, mettendo a confronto competenze e prospettive diverse.
Dopo la pausa, i lavori sono ripresi nel pomeriggio con la Tavola rotonda dal titolo “I beni comuni come strategia di sviluppo”, che ha affrontato in particolare il tema del “Il patrimonio pubblico al centro della città, del terzo settore e dello sport”.
Dibattito moderato da Cristina Randi, dirigente dell’Area Finanziaria dell’Unione della Romagna Faentina, con la partecipazione di: Daniela Freddi, responsabile del Piano per l’Economia Sociale della Città Metropolitana di Bologna; Egidio Longoni, vicesindaco del Comune di Monza, che ha portato l’esperienza del proprio territorio; Marcello Capucci, responsabile dell’Area “Territorio, Città, Paesaggio” della Regione Emilia-Romagna, che ha parlato della dimensione collettiva nella rigenerazione urbana.
Le conclusioni del convegno affidate agli assessori del Comune di Faenza, Denise Camorani e Davide Agresti.
L’iniziativa si inserisce nel quadro della collaborazione pubblico-privato-sociale e intende promuovere una visione del patrimonio pubblico come occasione di rigenerazione e innovazione civica, orientata a costruire città più accessibili e solidali.

