(Sesto Potere) – Forlì- 21 giugno – “Una serata tra amici che ricordano un amico”.
Con queste parole Marilena Rosetti, presidente del Panathlon Club Forlì, ha aperto giovedì 20 giugno la serata dedicata a Fabio Casartelli, ciclista campione olimpionico a Barcellona nel 1992 scomparso in un incidente di gara nel 1995.
All’evento hanno partecipato, in qualità di ospiti, Annalisa Rosetti, moglie di Fabio, Milva Rossi, vicepresidente del Coni dell’Emilia Romagna, Andrea Gualtieri, vice comandante dei Vigili Urbani di Forlì, e Davide Cassani, ex commissario tecnico della squadra italiana di ciclismo e voce RAI per Giro d’Italia e Tour de France.
Disseminati nei tavoli del bellissimo salone Aurora di Palazzo Albicini c’erano anche Roberto Conti e Fabiano Fontanelli, due ciclisti che prima di seguire Marco Pantani hanno militato nella Ariostea, la stessa squadra di Casartelli fino al 1994, e Augusto Baldoni.
La prima degli ospiti a parlare è stata Milva Rossi: “Fabio era umile e gentile, lo conoscevo bene. Il Coni regionale ha il compito di diffondere lo sport, per questo abbiamo deciso di essere al fianco di Annalisa per realizzare il prossimo 7 luglio la prima Granfondo di Forlì dedicata alla memoria di Casartelli. Sarà una gara non competitiva, che vedrà la partecipazione di tutti, dai bambini agli adulti. Non conta vincere, si vince se i partecipanti saranno molti”.
Subito dopo ha preso la parola Annalisa Rosetti: “La Granfondo arriva a Forlì dopo molti anni. Ho infatti deciso di dedicarmi a mio figlio, e per molto tempo non ho pensato a programmare qualcosa per ricordare Fabio. È stato per me emozionante scoprire che la gente non ha dimenticato mio marito a trent’anni dalla sua scomparsa.Ma ciò a cui tengo di più è ricordare che ha vinto l’oro olimpico a Barcellona 92”.
Il vice comandante Gualtieri si è definito scherzosamente “un intruso nel tavolo della presidenza”; in realtà i Vigili Urbani si occupano di sicurezza stradale e in occasione della Granfondo saranno presenti ben 200 bambini che seguiranno un corso per evitare possibili incidenti. “Per quanto riguarda invece il percorso della Granfondo – ha poi detto Gualtieri – vi saranno tre tracciati diversi; il più lungo comprende il Barbotto, una salita leggendaria. Lavoriamo per far ritornare in Romagna chi parteciperà alla manifestazione”.
Davide Cassan ha chiuso la prima tornata di interventi: “È un piacere e un dovere essere qui, Fabio era mio compagno di squadra, l’ho visto crescere, era dolce e gentile. È bello che il Panathlon Club Forlì abbia avuto questa idea di ricordarlo. Purtroppo sarò impegnato al Tour e non potrò essere presente alla Granfondo, ma la seguirò da lontano”.
Sollecitato da Marilena Rosetti, Cassani ha dato spazio ai suoi sentimenti: “Adriano De Zan è stato un maestro per me, mi ha insegnato il mio nuovo mestiere di telecronista. In un filmato Adriano celebra la vittoria di Casartelli alle Olimpiadi: vedere Fabio vincitore è la massima espressione dello sport, pensava a quella gara da mesi. Rivedere quelle immagini oggi ci fa ancora emozionare”.
È poi intervenuto Roberto Conti: “Ho conosciuto Fabio nel suo primo anno di professionismo. Non seguimmo la nostra squadra che andava ad allenarsi in montagna, ma andammo in ritiro da soli a Gallipoli, dove non c’erano salite! Siamo dovuti andare in Basilicata per trovare le montagne e ricordo ancora che Fabio aveva paura che qualcuno potesse farci del male!”
Un’altra gustosa testimonianza è stata quella di Fabiano Fontanelli: “Lo conobbi nel 1994. A quell’epoca facevo il ‘cuoco’ della squadra, si fa per dire, e una volta preparai un piatto di spaghetti. Fabio non voleva mangiarli, gli ho detto di provare a sentirli e così lo conquistai. Da quel momento divenni per tutti il ‘cuoco’ ufficiale”.
Annalisa Rosetti si è poi emozionata di fronte ai ricordi. “Volevo tantissimo che vincesse il Memorial Gemelli perché si correva a casa mia. C’è riuscito e sono stata davvero felice”.
Di seguito Cassani ha spiegato come è cambiata l’organizzazione di una squadra ciclistica in trent’anni. “Nell’Ariostea c’era come direttore sportivo Ferretti, punto e basta. Oggi ci sono almeno 10 persone che si occupano di una squadra.C’è più controllo sulla nutrizione e almeno due volte all’anno si fanno prove nella galleria del vento. Noi eravamo una famiglia, ora non è più così, il rapporto è più distaccato. Per me correre in bici non è stato mai un sacrificio perché la passione è il motore del corridore. Grazie alla bici ho realizzato il mio sogno, e anche la fatica passa, è qualcosa che si ha dentro”.
A chiudere la serata sono stati due interventi, il primo di Annalisa Rosetti, l’altro di Cassani.
“La Granfondo è stata progettata assieme a Milva e ad altri amici di sempre. È la prima edizione e sono contenta di averla promossa. Quello che più mi rende felice è la grande partecipazione dei bambini, è tutto molto bello”.
“Nella Granfondo non ci sarà né un primo né un ultimo, questa è la cosa più importante. Abbiamo voluto bene a Fabio perché lui si faceva voler bene. E la partecipazione a questa manifestazione di tanti bambini – ha concluso Cassani – è la cosa che dà senso e compiutezza a questo ricordo di Fabio”.
nella foto da sinistra: Andrea Gualtieri, Milva Rossi, Annalisa Rosetti, Marilena Rosetti e Davide Cassani