(Sesto Potere) -Rimini – 9 agosto – I tumori non vanno in vacanza: di conseguenza anche la lotta contro il cancro non può prendersi periodi di pausa.
È con questo spirito che nella tarda mattinata di martedì 6 agosto una delegazione dell’Istituto Oncologico Romagnolo è entrata nel reparto di Medicina Interna dell’Ospedale Infermi di Rimini per inaugurare la nuova donazione di un macchinario: un ecografo di ultima generazione, del valore di circa 31.500 euro, garantito all’Unità Operativa diretta dalla dott.ssa Raffaella De Giovanni per agevolare la sua equipe nel garantire questo tipo di prestazioni.
Prestazioni la cui richiesta, nell’ottica di una presa in carico del paziente oncologico sempre più multidisciplinare che richiede il coinvolgimento di numerosi professionisti della cura, negli ultimi anni è aumentata considerevolmente.
Come spiegato infatti dalla stessa dott.ssa De Giovanni nel corso della breve ma sentita cerimonia di taglio del nastro, “l’utilizzo di questa attività è sia di tipo diagnostico che interventistico e nel nostro ambito non si limita solamente ad ecografie di primo e secondo livello o con mezzo di contrasto, ma comprende anche agobiopsie e agoaspirati svolti in ecoguida o trattamenti percutanei di tumori epatici primitivi e secondari”.
“Da tempo ritengo che l’Ospedale di Rimini sia un esempio di multidisciplinarietà – prosegue – vi è infatti una forte collaborazione della nostra unità con i reparti di Oncologia ed Ematologia, diretti dal dott. Davide Tassinari e dalla dott.ssa Patrizia Tosi, anche perché questo tipo di prestazione viene svolta prevalentemente su pazienti affetti da tumore. La collaborazione in essere con la Chirurgia Generale e col suo Primario, dott. Gianluca Garulli, ha portato poi ad un paradigma di lavoro che comporta la presenza di un medico internista ecografista a supporto anche in sala operatoria, sia per gli interventi in laparoscopia che open. Infine, da molti anni i nostri medici ecografisti svolgono attività formativa per i colleghi di Medicina Generale, per gli specializzandi e gli infermieri: da ciò si evince quanto possa essere aumentata negli ultimi anni la richiesta di prestazioni di questo tipo alla nostra Unità Operativa e, di conseguenza, quanto sia importante poter disporre di una strumentazione all’avanguardia come quella che ci garantisce lo IOR quest’oggi. Ringrazio di cuore questa realtà di volontariato, sempre al fianco di noi professionisti e attenta ai bisogni della Sanità pubblica in questo momento non facile”.
La donazione del dispositivo arriva infatti a pochi mesi dalla consegna di un altro ecografo di ultima generazione all’Ospedale “Infermi”, appannaggio del Centro di Prevenzione Oncologica di Rimini, Cattolica e Novafeltria diretto dal dott. Giuseppe Melucci, utile in questo caso ad individuare lesioni al seno in fase sempre più precoce. Non solo: ad inizio estate una delegazione dell’Istituto Oncologico Romagnolo era andata in visita al nuovo Day Hospital Oncologico della struttura di via Settembrini, per verificare lo stato dei lavori di riqualificazione ed umanizzazione su cui la stessa no-profit ha garantito un investimento di ben 300.000 euro grazie anche alla collaborazione di alcune delle imprenditrici più in vista del territorio e di aziende che hanno deciso di sposare la causa e supportare la spesa per questa grande opera. Fabrizio Miserocchi, Direttore Generale dello IOR, ha aggiunto: “Andando ancora più indietro nel tempo potremmo citare la ristrutturazione del reparto di Radioterapia, un dipartimento sempre più centrale nella cura del paziente col cancro; o anche la donazione del Piezosurgery Plus alla Struttura Semplice di Chirurgia Maxillo-Facciale Ricostruttiva e Riabilitazione Estetico Funzionale per interventi che tengano sempre più conto della qualità di vita della persona; o ancora tutte le iniziative che ci legano alla Oncoematologia Pediatrica della dott.ssa Roberta Pericoli, dalla pet therapy a Mascotte, app di realtà aumentata per far sentire ancora più accolti i piccoli e le loro famiglie. Tuttavia, sebbene mi piaccia ricordare quanto compiuto e la strada percorsa fino ad oggi grazie alla collaborazione e all’amicizia con i professionisti della cura di Rimini, dobbiamo sempre guardare al futuro: oggi inauguriamo uno strumento fondamentale per permettere ai professionisti di Medicina Interna di essere ancor più integrati nel percorso del paziente oncologico, per una presa in carico che garantisca il massimo dell’efficienza ed eccellenza a chi riceve una diagnosi di cancro. La nostra mission d’altronde è chiara: essere collettori dei contributi del territorio affinché le varie donazioni che riceviamo si trasformino in qualcosa di concreto che mantenga all’avanguardia le strutture romagnole e che porti un vantaggio decisivo a chi si cura qua da noi“.