Bologna – 30 gennaio 2025 – Il Comando Provinciale della Guardia di finanza di Bologna, nell’ambito della costante azione di contrasto agli illeciti economico-finanziari, ha attivato mirati controlli in materia di tutela del lavoro e della sicurezza dei prodotti in occasione dello svolgimento del “Festival dell’Oriente”, il più grande evento fieristico internazionale dedicato all’Oriente che coinvolge un elevato numero di artisti e operatori del settore provenienti da tutta Italia e dall’estero.
In particolare i militari del Nucleo Operativo Metropolitano hanno individuato 55 lavoratori “in nero”, nella maggior parte dei casi di origine asiatica, impiegati nei settori della ristorazione e della cura della persona.
Con la collaborazione dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro sono state notificate ai titolari degli stand sanzioni per il lavoro nero, che prevedono il pagamento di una sanzione amministrativa che va da un minimo di 1.950 euro a un massimo di 11.700 euro per ciascun lavoratore “in nero”: potranno essere erogate, pertanto, sanzioni complessive fino a 643.500 euro.
Allo stesso Ente è stata richiesta l’adozione del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, in quanto il numero dei lavoratori in nero superava di gran lunga il 10% della forza lavoro rinvenuta al momento dell’intervento.
L’operazione ha riguardato anche il delicato settore della sicurezza prodotti: in tale ambito sono state controllate molteplici attività commerciali, portando ad un sequestro di circa 324 mila articoli non conformi alle prescrizioni del Codice del Consumo. Anche in questo caso è stata irrogata una sanzione per tali violazioni che va da un minimo di 516 euro a un massimo di 25.823 euro.
Infine, sono state accertate 27 violazioni per la mancata emissione di scontrini o ricevute fiscali, nel corso della vendita di alimenti e bevande nonché per la prestazione dei servizi alla persona, mentre quattro espositori avevano omesso completamente l’installazione del misuratore fiscale.
Fonte notizia siac.gdf.it – Il S.I.A.C. (Sistema Informativo Anti-Contraffazione) è una progettualità co-finanziata dalla Commissione Europea ed affidata dal Ministero dell’Interno alla Guardia di Finanza