giovedì, Luglio 4, 2024
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Ok senato ai ristori per le aziende agricole. Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini: ‘Ora erogare rapidamente le risorse’

(Sesto Potere) – Forlì – 4 luglio 2024 – “L’approvazione al Senato della nuova versione del DL Agricoltura, che contiene un emendamento che prevede gli indennizzi per i danni che gli agricoltori hanno subito a causa di frane, risponde a quanto richiesto da Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini. Le tante aziende che si erano viste negare i ristori dopo la domanda presentata ad AgriCat, in quanto i danni non erano visibili da foto satellitari, oggi possono tirare un sospiro di sollievo”.

Con queste parole esprimono soddisfazione Carlo Carli, (nella foto), presidente di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini ed i vicepresidenti Alberto Mazzoni,Matteo Brunelli e Nicola Pelliccioni per il voto di fiducia al Senato del disegno di legge, che passa ora all’esame della Camera.

“Siamo soddisfatti per una misura che garantisce un sostegno concreto alle aziende in difficoltà, superando il troppo restrittivo criterio delle foto satellitari, molto penalizzante per una fetta importante di produttori – commentano i vertici di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini -. Ad oltre un anno di distanza dall’alluvione 2023 le aziende agricole della collina, rimaste escluse dai ristori ancora parziali del fondo AgriCat, possono così guardare con fiducia all’arrivo di risorse fondamentali per ripartire”.

“Ora auspichiamo l’approvazione definitiva senza modifiche entro il 14 luglio e un percorso certo per la procedura di richiesta dei ristori e dell’erogazione delle somme dovute. Noi agricoltori sappiamo bene che fare agricoltura in collina presenta difficoltà maggiori che in pianura, a causa di infrastrutture non sempre adeguate e di vincoli morfologici. Le frane hanno minato un equilibrio che era già precario -concludono Carli, Mazzoni, Brunelli e Pelliccioni – siamo quindi soddisfatti che con questo emendamento, seppur tardivamente, si siano recepite le esigenze dei produttori di collina, custodi troppo spesso dimenticati di questo territorio”.