martedì, Luglio 22, 2025
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Ok del Senato alla separazione delle carriere, Tassinari (FI): “Una riforma storica”

(Sesto Potere) – Roma – 22 luglio 2025 – Il Senato ha approvato oggi il disegno di legge di revisione costituzionale sulla separazione delle carriere in magistratura, tra pm e giudici. Il testo – che ha ottenuto il via libera con 106 voti favorevoli della maggioranza, 61 contrari e 11 astenuti – tornerà alla Camera per il terzo passaggio e successivamente passerà al Senato per l’approvazione definitiva.

Con l’approvazione della riforma costituzionale che introduce la separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri, si compie “una svolta epocale per la giustizia italiana”, afferma l’on. Rosaria Tassinari, deputata e coordinatrice regionale di Forza Italia in Emilia-Romagna – La separazione delle carriere è una battaglia che Forza Italia e il Presidente Silvio Berlusconi hanno portato avanti sin dalla nascita del nostro movimento. Finalmente la giustizia italiana si dota di un assetto più moderno, imparziale e davvero equo.”

La riforma prevede che i magistrati seguano percorsi di carriera distinti sin dall’ingresso in magistratura, eliminando la possibilità di passaggi tra funzioni giudicanti e requirenti.
Si istituiscono due Consigli Superiori della Magistratura, uno per i giudici e uno per i pubblici ministeri, entrambi presieduti dal Presidente della Repubblica.
I componenti saranno in larga parte estratti a sorte, secondo un sistema misto tra magistrati e laici designati dal Parlamento.

“È un modello che garantisce indipendenza e neutralità – aggiunge Tassinari – rompendo definitivamente il legame tra correnti e carriere interne. È un passo avanti anche contro il rischio di derive politicizzate nella magistratura”.

La riforma introduce anche l’Alta Corte disciplinare, un nuovo organo indipendente con il compito di giudicare i magistrati in caso di violazioni. Sarà composta da 15 membri selezionati tra magistrati, personalità indicate dal Presidente della Repubblica e candidati scelti dal Parlamento.

“Questa struttura assicurerà l’autonomia dei procedimenti disciplinari e ne rafforzerà la trasparenza. L’Alta Corte è una garanzia in più per i cittadini e per la magistratura stessa – spiega Tassinari – perché separa la funzione disciplinare da quelle ordinamentali e gestionali, evitando conflitti d’interesse”.

La legge prevede che una normativa attuativa venga approvata entro un anno dall’entrata in vigore della riforma. Fino ad allora, continueranno ad applicarsi le disposizioni vigenti.

“Ora il nostro impegno – conclude la deputata forzista – sarà far sì che anche la legge attuativa venga approvata nei tempi previsti, mantenendo intatto lo spirito della riforma. Questa è una conquista di civiltà, voluta da Silvio Berlusconi per restituire fiducia nella giustizia a milioni di italiani.”