(Sesto Potere) – Ravenna – 5 agosto 2025 – A partire da domani, mercoledì 6 agosto, sarà ripristinato l’accesso al Pronto Soccorso dell’ospedale di Ravenna per i mezzi di Soccorso 118 presso la camera calda del DEA, ove è previsto anche l’acceso al triage dedicato per i pazienti in autopresentazione.
L’accesso carrabile, dedicato ai mezzi di soccorso, e quello pedonale adiacente, saranno raggiungibili da Viale Randi secondo la segnaletica disponibile in concomitanza della nuova apertura. Risulteranno quindi riposizionati nella loro originaria allocazione ed in prossimità dell’area di parcheggio dell’Ospedale.
Al fine di ottimizzare le tempistiche e soprattutto rendere possibile l’intervento dentro un Pronto Soccorso che come è ovvio non si può “spostare”, è stato progettato prevedendo di suddividerlo in 3 stralci e per ciascuno stralcio successive fasi di lavoro.
Partiti nel 2022 con il primo stralcio che riguardava le opere propedeutiche di modifica dei sottoservizi esterni, nel 2023-20224 è stato realizzato il secondo stralcio costituito dall’ampliamento di 700 mq in cui trova collocazione l’area per 32 postazioni per la media – alta intensità, che, attivato in ottobre 2024, ha permesso l’avvio dei successivi spostamenti delle attività sanitarie e dunque l’avvio dei lavori del terzo stralcio, riguardante la ristrutturazione dell’area del PS da realizzarsi per successive fasi di lavori.
Gli step dell’ampliamento
La prima fase dei lavori di ristrutturazione del PS, completata in maggio 2025 e attivata in giugno 2025, ha riguardato:
– la nuova Area di 400 mq per l’Osservazione Breve Intensiva (OBI) passata da 8 a 12 posti letto, di cui uno dedicato per paziente infetto o immunodepresso, ove è stato previsto, oltre ai locali di supporto del personale, uno specifico percorso di accesso del personale in caso di eventi pandemici (prevedendo dunque zone filtro a pressione positiva);
– la nuova Area del Fast Track Ortopedico posta in adiacenza alla sala radiologica (che non è stata oggetto di lavori), costituita da 4 ambulatori di cui uno di tipo chirurgico con dunque i relativi locali connessi, i locali di supporto e una specifica area attesa.
Tale fase ha permesso di compensare la chiusura dei 24 posti letto di Admission and Discharge Room, chiusura necessaria per permettere l’inizio dei lavori per l’ultimo dei progetti del Piano Aziendale di riorganizzazione della rete ospedaliera – Covid, riguardante l’implementazione di 8 posti letto staffabili di terapia intensiva del P.O. di Ravenna.
La seconda fase dei lavori, completata in luglio 2025 che sarà attiva da domani ha riguardato:
– la realizzazione della nuova Camera Calda di 300 mq, all’interno della quale sono previsti 4 percorsi di accesso al PS, uno per i pazienti deambulanti, uno per i pazienti trasportati in barella dall’ambulanza, uno per i pazienti gravi in codice rosso e uno per il percorso infetti (oggi non attivato).
– la ristrutturazione della vecchia camera calda di 500 mq in cui si è ricavato:
– la nuova area Accettazione – Triage costituita da una accettazione suddivisa in due punti di accoglienza, uno per pazienti deambulanti e uno per pazienti in barella, tre box di visita per accogliere fino a 4 pazienti, un locale bonifica, una zona d’attesa per pazienti deambulanti e relativi servizi oltre che un locale di pre-triage in caso di eventi pandemici;
– la nuova Area degli Ambulatori per la bassa intensità, costituita da tre ambulatori e un locale terapie post visita;
– la ristrutturazione di alcuni locali al piano seminterrato, prevedendo, oltre che i locali tecnici, un locale per il lavaggio delle barelle e un locale per il deposito delle stesse raggiungibile dal PS mediante un ascensore dedicato che sarà attivato entro i prossimi mesi.
Ultima fase lavori (area Codici Rossi) e Radiologia entro dicembre 2025
Non appena verranno attivate tali aree, sarà possibile avviare i lavori per l’ultima fase riguardante l’area dell’alta intensità (l’area codici rossi che passa da 3 a 4 pazienti), l’area della Radiologia (la radiologia tradizionale e la TAC che per ora resteranno al grezzo in attesa di fondi e un ambulatorio ecografico e un locale per il personale di radiologia che verranno invece completati), la zona attesa barellati che passa da 100 a 200 mq e la zona riservata al personale e ai locali di supporto oltre che quelli, più riservati, per pazienti soggetti a violenza, piuttosto che per pazienti agonici.
Nuovo assetto
Il nuovo assetto vede dunque un aumento dell’area di complessivi 1500 mq , passando dunque a una superficie totale di 4.000 mq di cui 300 mq per la camera calda, che permette:
– aumento significativo dei posti dedicata alla media complessità (da 14 si passa a 32)
– aumento PL OBI da 8 a 12
– aumento area codici rossi (da 3 a 4 )
– aumento area attesa barellati da 100 mq a 200 mq
– aree separate di attesa per ortopedia e codici minori
e soprattutto una nuova concezione in termini di flussi e funzionalità, dotando il PS di:
– area bassa intensità posizionata in adiacenza all’ingresso e sperata dunque dal resto dell’attività, dotata di tre ambulatori, di cui uno dedicato alla pediatria, area attesa barellati dedicata oltre che ambulatorio per piccola chirurgia;
– area infetti dedicata
– area diagnostica dedicata che oltre a ridurre i tempi di attesa evita i flussi dei percorsi verso la radiologia
– area di lavoro del personale dedicata e riservata
– alta flessibilità funzionale e impiantistica che permette un uso progressivo delle aree anche in prospettiva di eventi infettivi
Il progetto contempla anche la possibilità di prevedere una sopraelevazione per tre livelli della vecchia camera calda (che a tale scopo è stata per l’appunto strutturalmente rinforzata già in questa fase), prevedendo la possibilità di un futuro ampliamento del blocco operatorio di due sale, una da dedicare all’infetto e una di tipo ibrido e un ampliamento della terapia intensiva per ulteriori 8 posti letto.
L’intervento è nato nell’ambito del Piano di riorganizzazione rete ospedaliera emergenza Covid – 19 – è finanziato con i fondi nazionali a tale scopo previsti integrati da fondi regionali e aziendali, per un importo complessivo, compresi dunque arredi e attrezzature, pari a 9,4 milioni di euro.