venerdì, Gennaio 24, 2025
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Nomine nuovi manager nelle Ausl dell’E-R. Morrone (Lega): De Pascale ha deluso

(Sesto Potere) – Forlì, 24 gen. “Nessuno novità nella sanità regionale. La nuova Giunta è in perfetto continuismo con il traballante sistema ereditato dall’era Bonaccini/Donini. Altro che riforma e mano tesa alle minoranze a cui qualche ingenuo ha creduto: il presidente Michele De Pascale delude perfino nella scelta dei vertici sanitari, per lo meno in Romagna. Alla richiesta praticamente generalizzata di chiudere con la gestione dell’Asl Unica affidata all’onnipotente Tiziano Carradori, De Pascale risponde con un ‘niet’ anche di fronte a evidenti gravi smagliature del sistema. Ma non basta. Mattia Altini che era stato nominato dal primo gennaio 2025 nuovo direttore dell’ospedale forlivese Morgagni-Pierantoni deve rifare le valigie perché improvvisamente spostato nello scacchiere delle nomine regionali a guidare l’Asl modenese. De Pascale si dice ‘soddisfatto’ delle scelte fatte. La comunità romagnola forse lo è un po’ meno. Purtroppo i fatti evidenziano che dietro la mappa del potere nella sanità regionale, almeno in certi casi, c’è tutt’altro che la ‘decisa accelerazione su efficientamento e innovazione’ millantata dal neo-presidente e dall’assessore alle Politiche per la salute Massimo Fabi”.

Così in una nota il deputato Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna.

“Sono anni che Carradori è bersagliato da critiche motivate da parte della politica, degli addetti ai lavori, delle parti sociali e del territorio. Eppure il suo ruolo apicale rimane intoccabile. Non è credibile che non esistano valide alternative a chi non è riuscito a evitare sprechi, disservizi e scelte irrazionali, creando malcontento tra gli operatori e sfiducia negli utenti le cui esigenze sono tuttora in troppi casi disattese. Ci chiediamo chi sia a stabilire la mappa dei poteri nel sistema sanitario regionale. Certamente non il neo-assessore Fabi a cui rivolgiamo la nostra solidarietà per essere stato prontamente zittito dagli amministratori piddini, a partire da De Pascale, quando ha annunciato l’atteso stop ai fallimentari CAU. Ha ragione Fabi: l’illusorio ruolo deflattivo dei CAU rispetto alla pressione sui PS è ormai evidente ma guai a riconoscere il fallimento di un progetto tanto enfatizzato dagli ex Bonaccini/Donini. Siamo quindi alle solite: finita da anni l’era dei primati Pd, assistiamo alla difesa ad oltranza del fortino ‘rosso’. Presto farà cilecca anche l’arma ormai spuntata di scaricare tutte le responsabilità, che non ha, sul Governo di centrodestra. Ma De Pascale, esattamente come Bonaccini, non sa evidentemente fare altro”: conclude Morrone.