mercoledì, Giugno 18, 2025
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Nell’ultima ondata di maltempo la grandine ha causato gravi danni in Emilia Romagna

(Sesto Potere) – Bologna – 18 giugno 2025 – Nell’ultima settimana, nonostante le temperature record, si sono registrati in Italia ben 128 eventi estremi, di cui l’80% costituito da grandinate, secondo l’analisi Coldiretti su dati Eswd, l’European Severe Weather Database, il database che raccoglie e fornisce informazioni dettagliate e controllate sulla qualità degli eventi meteorologici estremi in Europa.
Nell’ultima ondata di maltempo, proprio la grandine ha causato gravi danni in Emilia Romagna, Veneto e Lazio.

Nel Ravennate si segnalano frutteti devastati i frutteti, mentre nel Modenese i danni sono stati, invece, causati dal vento e dai nubifragi che hanno scoperchiati i tetti di stalle e capannoni.

E sempre al Nord, nel Veneto, in provincia di Vicenza la grandine ha distrutto fino al 30% dei vigneti.

E a pochi giorni dall’inizio dell’estate l’Italia, in generale, è alle prese con una estrema instabilità meteo, con l’alternarsi in pochi giorni di caldo torrido e nubifragi.

E in occasione della Giornata mondiale contro la Desertificazione che si è celebrata il 17 giugno la Coldiretti ha lanciato un appello: “Contro i danni causati dal maltempo e dalla siccità occorre accelerare sul piano invasi, per garantire alle aziende agricole la disponibilità idrica ma anche per contribuire a gestire le piogge in eccesso, prevenendo il rischio di esondazioni”.

Un piano di invasi – proposto cinque anni fa da Coldiretti – che prevede sistemi di pompaggio per generare energia elettrica: “Un piano subito cantierabile, che permetterebbe di raccogliere pioggia tutto l’anno, limitando l’impatto di piogge intense e prevenendo esondazioni. I bacini, costruiti senza cemento con materiali locali, servirebbero per usi civili, agricoli e per produrre energia idroelettrica. Previsto anche il recupero e la manutenzione degli invasi esistenti”. “Ma serve anche adottare una strategia che, oltre alla realizzazione di nuovi invasi, comprenda la manutenzione dei corsi d’acqua e una più efficiente distribuzione delle risorse idriche. Solo così – conclude Coldiretti – sarà possibile affrontare le sfide del clima rispetto a fenomeni che negli ultimi tre anni sono costati 20 miliardi di euro all’agricoltura italiana”.