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Nel 2024 si sono verificati 173.364 incidenti stradali in Italia con lesioni a persone. 3.030 le vittime e 233.853 i feriti

(Sesto Potere) – Roma – 25 luglio 2025 – Nel 2024 si è consolidato definitivamente il ritorno ad una mobilità con livelli analoghi a quelli pre-pandemia, con un aumento degli spostamenti per motivi di lavoro, studio e turismo. Sul fronte dell’incidentalità stradale, nel 2024 si registra un numero delle vittime pressoché stabile rispetto all’anno precedente; in controtendenza, invece, aumentano incidenti e feriti.

Nel 2024 sono 3.030 i morti in incidenti stradali in Italia (-0,3% rispetto all’anno precedente), 233.853 i feriti (+4,1%) e 173.364 gli incidenti stradali (+4,1%). I valori sono in aumento rispetto al 2023 per incidenti e feriti, ma in lieve diminuzione per le vittime. Si registra ancora, invece, una diminuzione nel confronto con il 2019 per vittime e feriti (rispettivamente -4,5% e -3,1%).

Il numero degli incidenti stradali, fa registrare un lieve aumento, al contrario, anche rispetto al 2019 (+0,7%).

Nel 2024 il numero di morti per 100mila abitanti risulta più elevato della media nazionale (5,1) in ben 13 regioni, da 7,2 dell’Umbria, a 5,2 della Calabria. Viceversa, il tasso di mortalità è più basso della media nazionale in Lombardia, Piemonte, Liguria, Molise, Campania, Marche, Sicilia (valori dei tassi da 3,8 a 5,0), in Toscana il tasso di mortalità coincide con quello nazionale (5,1) .

Nel 2024 il numero di incidenti per 100mila abitanti è più elevato della media nazionale (293,9) in 7  regioni (da 527,8 della Liguria a 300,8 della Lombardia), più contenuto in Molise (167,9) , Calabria (168,6), e Basilicata (180,5).

Il 2023 è caratterizzato da una stabilizzazione nella ripresa della mobilità rispetto al 2022, anno nel quale era stato rilevato un netto incremento, in termini di spostamenti registrati, rispetto al periodo delle fasi più acute della pandemia. Sul fronte incidentalità stradale, nel 2023, si registra un lieve miglioramento per il numero delle vittime, rispetto all’anno precedente, in controtendenza incidenti e feriti che aumentano, seppur in maniera contenuta.

Nel 2023 sono 3.039 i morti in incidenti stradali in Italia (-3,8% rispetto all’anno precedente), 224.634 i feriti (+0,5%) e 166.525 gli incidenti stradali (+0,4%), valori in lieve aumento rispetto al 2022, per incidenti e feriti, ma in diminuzione per le vittime. Si registra ancora, infine, una diminuzione nel confronto con il 2019 per incidenti, vittime e feriti (rispettivamente -3,3, -4,2% e -6,9%).

Nel 2023 il numero di morti per 100mila abitanti risulta più elevato della media nazionale (5,2) in ben 13 regioni, da 7,0 della Sardegna, a 5,3 dell’Umbria. Tuttavia, in linea con la strategia per la sicurezza stradale che pone come obiettivo il dimezzamento delle vittime entro il 2030, il tasso di mortalità è sceso più della media nazionale in Basilicata, Sicilia, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Valle d’Aosta, Campania, Lombardia e Liguria (valori dei tassi da 5,0 a 3,6).

Nel 2023 il numero di incidenti per 100mila abitanti è più elevato della media nazionale (282,3) in 7 regioni (da 499,3 della Liguria a 329,9 della Provincia Autonoma di Bolzano-Bozen), più contenuto in Calabria (154,1), Molise (164,1) e Basilicata (180,7).

Mentre il 2022 è caratterizzato da una netta ripresa della mobilità e come conseguenza anche dell’incidentalità stradale, dopo gli anni in cui la pandemia ha visto la sua fase più acuta. Rispetto al 2021 gli incidenti e gli infortunati fanno registrare, nel complesso, una crescita con aumenti concentrati soprattutto nei mesi da gennaio a luglio, periodo per il quale, nel 2021 erano ancora in vigore misure per la limitazione del traffico e degli spostamenti, per il contenimento del virus. A partire dal mese di agosto si rileva un calo di feriti e incidenti rispetto al 2021, per le vittime, invece, si registrano ancora aumenti anche ad agosto, ottobre e dicembre. Nel 2022 sono 3.159 i morti in incidenti stradali in Italia (+9,9% rispetto all’anno precedente), 223.475 i feriti (+9,2%) e 165.889 gli incidenti stradali (+9,2%), valori tutti in crescita rispetto al 2021, ma ancora in diminuzione nel confronto con il 2019 per incidenti e feriti (rispettivamente -3,7%, -7,4%) e pressoché stabili per le vittime che raggiungono un valore di poco inferiore a quello registrato nel 2019 (-0,4%). I morti entro le 24 ore sono 2.651 mentre si contano 508 deceduti dal secondo al trentesimo giorno dall’evento.

Nel 2022, il numero di morti per 100mila abitanti risulta più elevato della media nazionale (5,4) in ben 14 regioni, da 8,5 della Basilicata, 8,1 della Valle d’Aosta e 7,0 dell’Emilia Romagna a 5,7 di Umbria e Piemonte. Tuttavia, in linea con la strategia per la sicurezza stradale che pone come obiettivo il dimezzamento delle vittime entro il 2030, con benchmark 2019,  il tasso di mortalità è sceso più della media nazionale nelle Molise, Sicilia, Abruzzo, Campania, Lombardia, Calabria, Liguria.

Nel 2022 il numero di incidenti per 100mila abitanti è più elevato della media nazionale (281,5) in 7  regioni (da 522,1 della Liguria a 289,4 della regione Lombardia), più contenuto in Molise (151,9), Calabria (154,0) e Basilicata (169,6).

E nel 2021 sono stati 2.875 i morti in incidenti stradali in Italia (+20,0% rispetto all’anno precedente) 204.728 i feriti (+28,6%) e 151.875 gli incidenti stradali (+28,4%), valori tutti in aumento rispetto al 2020, ma ancora in diminuzione con riferimento al 2019 (vittime: -9,4%, feriti: -15,2% e incidenti: -11,8%). Le vittime entro le 24 ore sono 2.397, mentre si contano 478 deceduti dal secondo al trentesimo giorno dall’evento. Nel 2021, il numero di morti per 100mila abitanti risulta più elevato della media nazionale (4,9) in ben 12 regioni (da 6,8 del Friuli Venezia Giulia a 5,0 del Lazio).

Come già detto in precedenza, la nuova decade per la sicurezza stradale pone come obiettivo il dimezzamento delle vittime entro il 2030, con benchmark 2019, analizzando le variazioni percentuali 2021/2019 per regione si registrano per Marche, Veneto, Piemonte, Calabria Lombardia, Emilia-Romagna, Molise, Bolzano e Valle d’Aosta decrementi superiori a quelli della media Italia.

Nel 2021 il numero di incidenti per 100mila abitanti è più elevato della media nazionale (256,9) in 7 regioni (da 473,6 della Liguria a 259,1 della regione Lombardia), più contenuto in Calabria (139,6), Molise (143,9) e Campania (160,7).