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Nautica da diporto: convegno promosso dal Tecnopolo di Forlì-Cesena

(Sesto Potere) – Forlì – 22 novembre 2025 – Il messaggio del convegno “Una storia in divenire: la nautica in Emilia-Romagna”, che si è svolto a Forlì il 21 novembre, promosso dal Tecnopolo di Forlì-Cesena, da Ser.In.Ar., in collaborazione con l’Università di Bologna, il Comune di Forlì, la Camera di Commercio della Romagna, la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì è forte e chiaro: la nautica da diporto in Romagna rappresenta un settore di eccellenza, con una fetta di mercato rilevante (circa 1,3 miliardi di euro) rispetto al fatturato complessivo del settore nel nostro Paese, che si attesta attorno ai 9 miliardi.

In più il comparto presenta una crescita costante nell’ultimo decennio pari al 13% all’anno. Sono circa 200 le imprese che operano nel settore, creando una filiera produttiva molto interessante composta di piccole medie imprese che operano in sinergia con i due gruppi industriali produttivi, ovvero Ferretti e Cantiere del Pardo.

Questi e altri dati sono stati presentati durante l’evento da Annalisa Campana e Lorenzo Ciapetti, referenti del Tecnopolo Forlì-Cesena, a seguito di una specifica ricerca condotta su un campione di circa 90 imprese del territorio.

Durante i vari interventi è emersa con forza l’esigenza di consolidare un accompagnamento del settore da parte di più attori (pubblici e privati) specie in merito alla forte necessità di più professionalità di cui il comparto ha bisogno a più livelli.

L’esempio più eclatante di questa sinergia è il corso di laurea magistrale in Ingegneria Nautica, avviato nell’anno accademico 2024/2025 a Forlì con 12 studenti a cui se ne sono aggiunti altri 15 nell’anno successivo: un progetto formativo messo in campo dall’Università di Bologna, su sollecitazione del gruppo Ferretti che ha contribuito con risorse proprie all’implementazione dell’iter formativo, unitamente al Comune di Forlì, alla Camera di Commercio della Romagna e alla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì.

Al settore, però, non servono unicamente figure apicali, ma anche specializzazioni tecniche e artigianali, per cui nel corso del convegno da più voci, fra cui quella del presidente Ser.In.Ar. Stefano Versari, è stata suggerita l’opportunità di utilizzare altri sistemi formativi quali, per esempio gli ITS Accademy.

Il corso di laurea in Ingegneria Nautica, che presenta un piano didattico di alto livello, illustrato dalla prof.ssa Erica Liverani, svilupperà presto anche gli aspetti della ricerca, come ha ricordato il prof. Alessandro Talamelli, sulla scia di quanto è già consolidato a Forlì nell’aerospazio, ambito che presenta affinità molto evidenti con la nautica.

In particolare è allo studio un progetto molto ambizioso, che verrà implementato all’interno del Ciclope di Predappio, ovvero una galleria idrodinamica, per studiare e sperimentare la resistenza all’acqua delle imbarcazioni.

A più riprese nel corso dell’evento è stato ribadito sia dai rappresentanti delle imprese (Matteo Cecada di Ferretti Group, Riccardo Mellina Gottardo di Cantieri del Pardo e Michele Marzucco di Gruppo Quick) e da quelli delle Istituzioni (Gianluca Zattini, sindaco di Forlì, Enzo Lattuca presidente della Provincia di Forlì-Cesena, Carlo Battistini, presidente della Camera di Commercio della Romagna, Maurizio Gardini, presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Stefano Versari, presidente di Ser.In.Ar. e Claudio Melchiorri, delegato per i rapporti con le imprese di Unibo) quanto sia strategica la collaborazione fra la ricerca universitaria e tutta la filiera del comparto della nautica di diporto e quanto possa essere strategico un piano di coordinamento e sviluppo che abbracci tutta la filiera medesima.

Vincenzo Colla, vice-presidente della Regione Emilia-Romagna, a fronte della dinamicità e dello spessore del comparto, ha suggerito di costituire la Nautica Valley della Romagna, quale elemento identitario anche a livello comunicativo dell’intero settore, inteso come prezioso patrimonio che da valore al Made in Italy. Ha poi accennato come, tramite il settore della nautica da diporto, è possibile essere attrattivi offrendo opportunità di qualità a giovani professionisti, altrimenti più propensi a scegliere scenari occupazionali fuori dai confini nazionali: la Regione Emilia-Romagna investirà, sempre nell’ottica dell’attrattività, ingenti risorse in politiche per la casa (circa 300 milioni di euro) per offrire condizioni abitative più che vantaggiose per facilitare la permanenza sul territorio di giovani professionisti (fra cui quelli che potranno essere inseriti nel settore), che sono e saranno protagonisti delle innovazioni tecnologiche presenti e future.