(Sesto Potere) – Cervia – 21 marzo 2024 – Organi di stampa locali e nazionali hanno pubblicato la notizia che i carabinieri e le procure di Venezia e Ravenna starebbero indagando sull’originalità di tre opere nei giorni scorsi esposte in due mostre dedicate a Banksy al Museo M9 di Mestre ed al Complesso Espositivo Magazzini del Sale di Cervia (nella foto).
Le opere sono state temporaneamente tolte dagli organizzatori alla visione del pubblico per consentire eventuali accertamenti.
In particolare, sempre in merito agli articoli usciti sulla stampa relativamente all’indagine sull’autenticità di un’opera di Banksy presente nella mostra “Banksy a Cervia”, l’amministrazione comunale di Cervia ha pubblicato un comunicato stampa dove illustra alcune considerazioni.
“La mostra su Banksy – spiega nella nota il Comune di Cervia – completa la trilogia dedicata alla street art che prese inizio nel 2022 con Keith Haring, proseguì nel 2023 con Frank Shepard Fairey OBEY e chiude quest’anno con Banksy uno degli artisti più rappresentativi della street art e fra i più conosciuti al mondo. Le opere esposte sono di indubbio valore artistico e stanno riscuotendo un notevole successo di pubblico, rappresentando un importante momento di crescita culturale per la città e un’occasione in più da offrire ai tanti turisti nel periodo primaverile”.
L’amministrazione comunale di Cervia ricorda di aver: “stipulato le convenzioni con MetaMorfosi Eventi Srl prestigiosa associazione, che ha organizzato le tre mostre di Cervia. MetaMorfosi Eventi Srl come stabilito da convenzione ha la piena responsabilità del progetto di allestimento generale, della selezione delle opere e pertanto dell’autenticità e della validità delle stesse e di quanto esposto”.
“MetaMorfosi Eventi Srl ha deciso di ritirare l’opera contestata dalla mostra”: conferma il Comune di Cervia, a proposito dell’esposizione “Banksy a Cervia” che ha aperto i battenti lo scorso 1° marzo e si chiuderà il prossimo 2 giugno.
Doveroso aggiungere che MetaMorfosi ha annunciato di aver dato mandato ai legali di procedere con una querela nei confronti di chi ha messo in dubbio l’autenticità delle opere, tutelandosi in via cautelativa contro colui che – sempre secondo l’associazione – avrebbe prodotto “una gravissima lesione della credibilità del gruppo”.
Infine, l’amministrazione comunale spiega che: “ha piena fiducia nell’operato delle indagini delle autorità competenti ed evidenzia ulteriormente l’importante valore culturale e artistico della mostra”.