(Sesto Potere) – Forlì – 11 maggio- “Ovunque si respira Guercino” è il nome del progetto che la Regione Emilia-Romagna, il Comune di Cento, il Comune, la Città metropolitana e la Pinacoteca di Bologna hanno avviato prendendo ispirazione dalla sosta a Cento di Goethe durante il suo “Viaggio in Italia”.
Protagonista è il Guercino, la cui fortuna critica ha conosciuto grande riscontro negli ultimi anni. Una serie di mostre, eventi ed incontri partiti da Bologna nell’autunno del 2023, un viaggio tra musei e chiese dell’Emilia-Romagna alla scoperta del Guercino e delle sue opere, che ha fatto tappa in molte città dell’Emilia-Romagna e che trova in Cento il suo centro nevralgico con la Civica Pinacoteca il Guercino di Cento, riaperta nell’autunno scorso dopo il fermo decennale dovuto al sisma del 2012.
Ora la rinascita del Guercino si attua con un nuovo formidabile episodio, grazie alla generosità del Comune di Forlì, che ha messo a disposizione cinque grandi opere di norma esposte nel Palazzo del Merenda, ora in ristrutturazione, che daranno corpo alla mostra “Guercino, un nuovo sguardo. Opere provenienti da Forlì e da altri luoghi nascosti”.
Una mostra che aprirà presto, al più tardi in autunno, presso la Chiesa di San Lorenzo di Cento, un nuovo omaggio dell’Emilia-Romagna al suo grande Maestro.
Assieme alle opere di provenienza romagnola, a San Lorenzo si potranno ammirare dipinti provenienti da altre sedi momentaneamente inaccessibili, chiese ancora inagibili a causa del sisma del 2012 e musei in corso di ristrutturazione.
L’operazione, sorvegliata delle Soprintendenze di Ravenna e di Bologna e con l’assenso della Curia di Bologna, ha trovato il pieno apprezzamento nelle istituzioni di Cento, con la partecipazione ed il coinvolgimento del Comune, della Fondazione Patrimonio degli Studi, proprietaria della chiesa di San Lorenzo, e della Fondazione Cassa di Risparmio di Cento che ha contribuito all’adeguamento della chiesa a sede espositiva.
Al momento sono già ospitati in San Lorenzo i capolavori del Guercino della Cappella Barbieri della Chiesa del Rosario di Cento, tutti databili attorno alla metà del secolo XVII, cui si aggiungeranno i cinque grandi dipinti giunti pochi giorni fa dalla Pinacoteca Civica di Forlì in Palazzo del Merenda: la commovente Annunciazione (1648) e l’intenso San Giovanni Battista (1653-1655) del Guercino, la bellissima Madonna del Rosario con i santi Domenico e Caterina di suo nipote Benedetto Gennari, l’intensa pala con i Santi Anna e Gioacchino di Cristoforo Serra, lo Sposalizio mistico di santa Caterina d’Alessandria, un’opera sorprendente dell’ancora poco noto Giuseppe Maria Galeppini.
Dipinti, questi, in grado di intrattenere un dialogo serrato con le opere di Bononi, Zalone, Loves e Mingarini dalle chiese centesi di San Pietro e di Casumaro; veri spunti di riflessione su questi pittori, alcuni assai rari e ancora da studiare.
Le opere presentate all’interno di un inedito percorso espositivo saranno visibili al pubblico a partire dal prossimo autunno. La mostra è curata da un Comitato scientifico composto da Cristina Ambrosini, Daniele Benati, Stefano Benetti, Lorenzo Lorenzini, Lorenza Montanari, Maria Luisa Pacelli, mons. Paolo Marabini, Antonio Iommelli, Manuel Ferrari, Silvia Battistini, Giovanni Sassu.
Enti promotori del progetto “Guercino, un nuovo sguardo” sono la Regione Emilia-Romagna – Settore Patrimonio Culturale, il Comune di Forlì, il Comune di Cento, la Fondazione Patrimonio degli Studi di Cento e la Fondazione Cassa di Risparmio di Cento.