(Sesto Potere) – Roma, 21 nov. “Il tema del ‘riciclo’ e il passaggio del rifiuto a nuova vita rappresentano una delle attività virtuose cardine dell’economia circolare e un’opportunità unica per un Paese manifatturiero e per una imprenditoria come quella italiana aperta e disponibile all’innovazione che guarda al futuro anche in funzione della salute pubblica e dell’ambiente”.
Lo ha dichiarato Jacopo Morrone, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e ad altri illeciti ambientali e agroalimentari, intervenendo questa mattina, 21 novembre 2023, alla presentazione del Rapporto ‘L’Italia che ricicla 2023’ organizzata da Assoambiente a Roma.
“L’Italia ha quindi l’esigenza di produrre e incentivare più possibile il riciclo dei rifiuti, dando ad essi, ove possibile, una seconda vita. Due gli obiettivi prioritari: quello della diminuzione della quantità di rifiuti nell’ambiente e la produzione di benefici economici e business anche attraverso nuove tecnologie e attività imprenditoriali avanzate. C’è poi anche l’opportunità di una possibile soluzione al problema dell’autosufficienza energetica”.
“L’industria italiana del riciclo è all’avanguardia – ha poi affermato – ma è anche evidente che un settore di così alto impatto nell’economia e di così avanzata specializzazione tecnica rischia di attirare fenomeni criminali. Non possiamo quindi fare a meno di un sistema di controlli efficaci e capillari e di un monitoraggio continuo da parte delle Forze di Polizia per prevenire illeciti, falsi o processi incompleti di trasformazione dei rifiuti e infiltrazioni della criminalità organizzata. Rientra in questo ambito anche il ruolo della Commissione parlamentare che presiedo, che fra i suoi compiti ha quello di approfondire e di indagare sul tema dei rifiuti e delle connesse attività illecite fornendo indicazioni per coordinare e correggere la normativa vigente secondo le esigenze degli operatori e degli organi di controllo nel tentativo comune di evitare devastazioni ambientali”.