(Sesto Potere) – Forlì – 5 luglio 2025 – Nei giorni scorsi la Regione Emilia Romagna, sentiti sindacati e associazioni imprenditoriali, ha emesso un’ordinanza che impone la sospensione delle attività lavorative all’aperto in diversi settori, fra cui l’edilizia, dalle ore 12.30 alle ore 16.00 nelle giornate identificate come a alto rischio per l’esposizione al sole e alle elevate temperature, una misura ormai assunta da tutte le regioni del Nord di fronte all’ondata di caldo estremo, che ha già provocato diverse vittime sul lavoro.
Lo ricorda in una nota Federico Morgagni, consigliere comunale a Forlì del gruppo Partito Democratico, che aggiunge: “Purtroppo il cambiamento climatico, che qualcuno ancora si attarda a negare, sta già stravolgendo le nostre vite quotidiane e l’attività lavorativa. La sfida, da qui ai prossimi anni, sarà inevitabilmente quella di trovare un equilibrio fra le esigenze del lavoro, l’organizzazione della vita quotidiana delle persone e la necessaria tutela della salute dei lavoratori”.
“Due giorni fa è apparsa su un quotidiano locale un’inchiesta sull’effettiva applicazione dell’ordinanza regionale nei cantieri dei lavori pubblici della nostra città, a seguito della quale è emersa una situazione disomogenea, con alcuni cantieri, anche in pieno centro, nei quali la direttiva non è applicata e i lavori vengono portati avanti nelle ore centrali della giornata”: evidenzia Federico Morgagni.
“A fronte di ciò, è incredibile che l’Assessore ai Lavori pubblici Cicognani, interpellato dal giornale, abbia ammesso tranquillamente il suo disinteresse per la questione, dal momento che i cantieri non impiegano dipendenti diretti del Comune. Ma la tutela della salute deve riguardare tutti i lavoratori e il Comune di Forlì, il cui Sindaco è la massima autorità sanitaria del territorio, dovrebbe avere a cuore questo principio fondamentale, tanto più tenuto conto che i cantieri in questione sono dati in appalto dalla stessa Amministrazione comunale. E come sottolineato anche dai sindacati di categoria nella loro nota unitaria, il Comune avrebbe dovuto essere il primo a garantire l’applicazione dell’ordinanza nei propri cantieri”.
“Provvedendo all’invio a tutte le imprese impegnate nei lavori pubblici di una comunicazione per segnalare l’esistenza dell’ordinanza regionale e la necessità di una sua puntuale messa in atto. E meglio ancora sarebbe stato se l’Amministrazione avesse lavorato per un’intesa con imprese e sindacati per gestire insieme l’applicazione della direttiva, nel rispetto della salute dei lavoratori e delle esigenze produttive, all’interno dei cantieri pubblici, come già fatto da altri comuni della Regione, a partire da Bologna”: conclude il consigliere comunale del Partito Democratico di Forlì.