(Sesto Potere) – Forlì – 14 dicembre 2023 – “I forlivesi producono meno rifiuti grazie alla raccolta differenziata gestita in house pubblico da Alea, ma l’inceneritore privato Hera continua a bruciare e soprattutto, continua a rifornirsi dell’immondizia di tutta la Romagna ed anche del comprensorio imolese. Con un carico di fumi dispersi nell’aria che farà aumentare il tasso degli agenti inquinanti in città. Una situazione, che avevamo già chiesto di arginare, diventata ormai insostenibile”: a lanciare l’accusa è Davide Minutillo, (nella foto in alto), capogruppo comunale di Centrodestra per Forlì.
“C’è un accordo che riguarda la portata dell’impianto Hera a Coriano a 120mila tonnellate annue (portate a 135 mila nell’anno del Covid) e che vede come garante la Regione che aveva assicurato al Comune di Forlì che sarebbero stati premiati gli sforzi dei forlivesi con una conseguente riduzione effettiva, autentica, di rifiuti da far bruciare, fino allo spegnimento dell’inceneritore. Posto che a breve non si vuole o non è possibile chiudere l’inceneritore di Hera, sarebbe almeno coerente con gli impegni presi da Bonaccini (con i precedenti amministratori del Pd) rinegoziare e ridurre i conferimenti all’impianto di incenerimento Hera di Forlì tornando alle potenzialità di più di 10 anni, con 60.000 tonnellate annue di rifiuti da bruciare”: aggiunge Minutillo.
“Non è un obiettivo impossibile, basta volerlo. E soprattutto lo si deve ai forlivesi a cui era stato assicurato, alla nascita di Alea, che con l’introduzione del sistema “porta a porta” e a fronte di altissime percentuali di raccolta differenziata raggiunte nel territorio di competenza i consumatori avrebbero ottenuto bollette più leggere e, soprattutto, non soltanto si sarebbe ridotta la portata del termovalorizzatore Hera di Forlì, ma lo si sarebbe spento del tutto. Con Buona pace degli altri sindaci romagnoli che continuano a spedire la loro immondizia nella nostra città”: conclude il capogruppo comunale di Centrodestra per Forlì, Davide Minutillo.