(Sesto Potere) – Rimini – 27 luglio 2024 – Il Fellini Museum inserito nel PAC (Piano per l’Arte Contemporanea) per il 2024 : selezionato il progetto per l’acquisizione di una collezione di disegni del regista appartenuti allo scenografo Danilo Donati
Un nuovo importante fondo va ad arricchire il patrimonio documentale e archivistico del Fellini Museum. C’è anche il progetto presentato da FM e dal Comune di Rimini tra i 40 selezionati dal PAC2024 – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Il progetto riminese riguarda l’acquisizione di una collezione di disegni di Federico Fellini appartenuti allo scenografo Danilo Donati, uno dei grandi costumisti e scenografi del cinema italiano.
La collezione comprende 27 disegni: 20 su carta e 7, particolarmente originali e rari, su tovaglioli. Gli schizzi, risalenti agli anni Settanta, sono in buono stato di conservazione e rappresentano principalmente caricature di Donati e riflettono il rapporto di confidenza e complicità tra Fellini e lo scenografo.
La collezione si aggiunge ad altri fondi di collaboratori di Fellini già presenti al museo, tra cui quello di Liliana Betti, recentemente acquisito dal Ministero della Cultura, e quelli dei fratelli Geleng e delle segretarie di edizione Norma e Rita Giacchero. Nell’insieme formano un archivio di oltre 500 disegni.
Il fondo Donati sarà esposto nei prossimi mesi nelle sale del Museo, che ospita mostre temporanee d’arte contemporanea, anche di fotografia, moda e musica.
“Abbiamo una importante opportunità per rendere ancora più significativo e vario il patrimonio documentario del Fellini Museum – sottolinea l’assessore alla Cultura Michele Lari – consolidando questo innovativo polo museale non solo come luogo espositivo e di visita, ma come centro internazionale per approfondire e analizzare i processi creativi e poetici che stanno alla base dell’opera del Maestro, attraverso ad esempio i suoi disegni e i suoi schizzi, che sono l’espressione grafica del suo rapporto con gli altri, con il corpo, della sua dimensione immaginaria”.