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Meldola, nell’antico convento francescano andrà in scena il monumentale presepe animato di Davide Santandrea

(Sesto Potere) – Meldola,  – 15 novembre 2025 – Un evento eccezionale per la Romagna: dall’8 dicembre 2025 al 1 febbraio 2026, il regista e presepista Davide Santandrea presenta un grande e monumentale presepe animato presso l’antico convento francescano adiacente alla Chiesa di San Francesco a Meldola (Via Giordano Bruno 25). Considerato uno dei più grandi della provincia di Forlì-Cesena, l’allestimento non è solo una meraviglia per gli occhi, ma anche un tributo a una tradizione che affonda le sue radici nella storia locale.

Il presepe, che lo scorso anno era allestito all’interno della chiesa, si sposta quest’anno nei più ampi saloni dell’antico convento francescano. Questo nuovo spazio espositivo non solo valorizza le imponenti dimensioni dell’opera di Santandrea, ma offre anche, per la prima volta, la possibilità di visitare gli ambienti storici dove un tempo risiedevano i francescani Minori Conventuali.

Un’Opera d’Arte Vivente: Il Presepe di Santandrea

L’opera di Santandrea, dedicata quest’anno al tema della pace, si sviluppa in tre scene principali e distinte: l’Annuncio a Maria, la Nascita di Gesù con l’arrivo dei pastori e l’Adorazione dei Magi. L’allestimento si distingue per le sue dimensioni senza precedenti nel presepe francescano: gli sfondi e i passaggi presentano una profondità di ben 8 metri, con una magistrale realizzazione in prospettiva che crea un senso di vastità e realismo. A rappresentare il tema della pace, Santandrea ha inserito nel presepe figure che richiamano alcune Parabole Evangeliche: il Buon Pastore, il Figliol Prodigo, il Ricco Epulone e il povero Lazzaro, la Dramma perduta e il Buon Samaritano.

Il presepe è un’opera “viva” che incanta il visitatore con un’incessante attività

 Nel momento in cui si fa giorno, con suggestivi giochi di luce e la nascita del sole, il paesaggio si anima: statuine si affaccendano in lavori domestici e mestieri, mentre una lunga processione cammina davanti a un grande mare animato, attraversato da piccole barche.

Le scene in dettaglio:

    • L’Annunciazione a Maria: La prima scena vede l’arcangelo Gabriele apparire a Maria, inginocchiata in preghiera, per annunciare la prodigiosa nascita di Gesù. L’attenzione di Maria viene catturata dalla luce e dalla figura dell’angelo, creando un momento di profonda spiritualità.

    • La Nascita e l’Adorazione dei Pastori: Nella seconda scena, Gesù giace nella mangiatoia. Maria culla il bambino e lo bacia sulla fronte, prima che il piccolo si alzi a sedere, spalancando le manine al mondo. San Giuseppe si anima in un gesto di meraviglia, mentre i pastori offrono i loro umili doni, accompagnando il momento con musiche di tamburello, viola e arpa.

    • L’Adorazione dei Magi: La terza scena si sposta alla corte della casa di San Giuseppe a Nazareth. Magi e pastori si animano per offrire i loro doni a Gesù, tenuto in braccio da Maria. L’atmosfera è resa vivace dalla presenza di un ambulante che mostra la sua mercanzia e da un giovane che suona il piffero. Al calar della notte, una suggestiva nevicata avvolge la scena. Tutto si ferma, come a trattenere il fiato, mentre un carosello di angeli osannanti canta gloria al Signore. La neve smette di cadere e la notte si fa serena, con l’apparire della luna.

Questo presepio monumentale rievoca fedelmente il grande allestimento che Santandrea realizzava a Ravenna, nella chiesa di San Francesco, dal 1982 al 2008, portando a Meldola tutte le peculiarità che rendevano lo spettacolo del presepe francescano ravennate indimenticabile.

Una Mostra Storica: Il Presepe di Don Galileo Macori

Ma le novità non finiscono qui. L’esposizione accoglie anche un secondo, straordinario presepe animato realizzato dal sacerdote cesenate Don Galileo Macori durante la Seconda Guerra Mondiale in onore dei feriti di guerra. Don Macori fu il maestro del presepe di Padre Lambertini, e la sua opera è stata il primo presepe animato realizzato in Romagna e in Italia. Acquistato da Santandrea nel 1989 e accuratamente restaurato, il presepe macoriano torna visibile nella sua composizione originale per celebrare il suo 80° anniversario. La sua esposizione accanto alle opere di Santandrea ha una grande valenza simbolica, unendo tre generazioni di maestri: Don Macori, Padre Lambertini e Davide Santandrea.

Infine, l’esposizione sarà arricchita da una mostra fotografica sui presepi storici allestiti in Romagna da Davide Santandrea, Padre Lambertini e Don Galileo Macori.