mercoledì, Ottobre 29, 2025
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Manifesto di Confartigianato sul bilancio comunale di Cesena: stop all’aumento di tutti i tributi

(Sesto Potere) – Cesena – 29 ottobre 2025 – Tributi bloccati, semplificazione burocratica, sostegno agli investimenti delle imprese, alla imprenditoria giovane e al ricambio generazionale. Sono le architravi del Manifesto di Confartigianato Cesena per orientare il bilancio di previsione 2026 verso politiche di sostegno alle micro, piccole e medie imprese istituendo un patto di responsabilità con l’amministrazione comunale. 

«Le nostre imprese artigiane, commerciali e dei servizi rappresentano la spina dorsale dell’economia territoriale – afferma Riccardo Cappelli, vicesegretario di Confartigianato Cesena e non si deve pesare ulteriormente su chi produce. Per questo Confartigianato chiede che nel bilancio 2026 non vi siano ulteriori incrementi dell’imposizione locale, diretta o indiretta. Dopo il forte aumento del 2025, è necessario un segnale di discontinuità».

In particolare Confartigianato propone di rivedere il canone unico patrimoniale per l’occupazione di suolo pubblico e per la pubblicità, poiché gli aumenti hanno in alcuni casi prodotto effetti distorsivi, come la rimozione di insegne e arredi esterni con impatti negativi sul fatturato delle imprese. Confartigianato chiede anche un tavolo di confronto sulla spesa corrente per individuare soluzioni alternative alle entrate tributarie.

“Un’altra richiesta – prosegue il vicesegretario Cappelli – è la riduzione dei tempi e della complessità burocratica, anche uniformando i regolamenti comunali tra le due Unioni dei Comuni dove persistono differenze significative, anche in termini di costi. Fondamentale inoltre intervenire sui cambi di destinazione d’uso, di fatto impraticabili nel centro storico, che impediscono la riconversione di locali commerciali in spazi artigianali o di servizio”.

Confartigianato sollecita inoltre a potenziare l’esperienza positiva di un bando comunale per le imprese di qualche anno fa, istituendo un nuovo fondo dedicato alle micro e piccole imprese con risorse per investimenti in tecnologie digitali, automazione e intelligenza artificiale, interventi di efficienza energetica e fonti rinnovabili e formazione professionale con selezione e rendicontazione trasparenti, evitando contributi a pioggia.

“Il tasso di imprenditorialità giovanile nel territorio è tra i più bassi dell’Emilia-Romagna – conclude il vicesegretario Cappelli – e quindi Confartigianato invita il Comune a sostenere oltre alle startup innovative, il lavoro autonomo e artigianale dei giovani con interventi mirati fra i quali un incubatore o coworking fisico per giovani imprenditori e artigiani in un immobile pubblico o rigenerato”.