(Sesto Potere) – Forlì – 19 dicembre 2024 – Questo pomeriggio alcuni attivisti di Extinction Rebellion si sono presentate davanti al comune di Forlì in occasione della seduta del Consiglio Comunale che aveva in discussione un punto su ambiente e transizione ecologica. Gli attivisti hanno seguito i consiglieri comunali (che si stavano recando alla seduta) fino all’entrata del Municipio, suonando delle campanelle, intonando cori sulla lotta alla crisi climatica e mostrando uno striscione che recitava “Pioggia di promesse = fango dappertutto” (vedi foto in alto).
“Siamo qui perché il comune di Forlì ignora l’allarme che la cittadinanza e la comunità scientifica lanciano da anni. Nonostante lo stato di emergenza climatica sia stato dichiarato anni fa e ci si sia dati una data per azzerare le emissioni, le politiche ambientali hanno riguardato solo il verde urbano e le piste ciclabili”: spiega Davide, uno dei manifestanti presenti (foto a lato).
Gli attivisti di Extinction Rebellion indicano quella che considerano una: “discrepanza tra le misure per la protezione dell’ambiente e la riduzione delle emissioni contenute nel Piano Programmatico di Coalizione, presentato dal sindaco Gian Luca Zattini nel 2019 e quanto concretamente realizzato”.
“Nel 2019 si programmava di “Assegnare la massima priorità al contrasto, al cambiamento climatico nell’agenda dell’amminstrazione comunale, tenendo presente gli effetti che questa comporterà sul clima”, e si era fissato l’obiettivo di raggiungere lo zero netto entro il 2030. Nei cinque anni trascorsi, come testimonia quanto riportato sul sito del Comune nella Sezione Ambiente, gli unici investimenti realizzati sono, come sottolinea Extinction Rebellion, la costruzione di nuove piste ciclabili e la gestione del verde urbano “Misure del tutto insufficienti a ridurre in maniera significativa le emissioni e a proteggere il territorio dalle periodiche alluvioni che hanno devastato la nostra città”: sottolinea ancora Davide.
La critica riguarda anche i piani futuri della giunta comunale, giudicati: “contraddittori“.
“Mentre da un lato si sottolinea come l’alluvione del 2023 “ha rappresentato per la città l’evento più drammatico mai occorso nella sua storia”, dall’altro la Giunta si impegna nella costruzione dell’ampliamento dell’aeroporto di Forlì. L’aviazione è uno dei settori maggiormente inquinanti: secondo l’Unione Europea, nel 2022, ha prodotto il 4% delle emissioni totali europee e la International Civil Aviation Organisation prevede che, a livello globale, queste triplicheranno entro il 2050. Inoltre la costruzione di nuove infrastrutture aggraverà il problema del consumo di suolo, per cui l’Emilia Romagna è la regione, assieme alla Campania, dove il fenomeno aumenta maggiormente, come mostrano i nuovi dati ISPRA presentati a inizio mese“: affermano ancora i manifestanti di Extinction Rebellion.
“Il programma presentato questo pomeriggio non è neanche lontanamente sufficiente per il raggiungimento che il comune aveva promesso alla cittadinanza nel 2019.” continua Davide “Gli impegni presi non sono stati mantenuti, non basta spendere belle parole sul tema ambientale. Siamo quindi qui per lanciare un campanello d’allarme sulla gravità della crisi: è ora di dire la verità ed è ora di agire. il Comune deve attuare misure concrete per invertire la rotta.”: conclude Davide.