(Sesto Potere) – Forlì – 30 dicembre 2024 – Il Gruppo consiliare PD Forlì commenta con una nota inviata oggi ai mass media i contenuti del programma di mandato presentato dal sindaco di Forlì Gian Luca Zattini il 19 dicembre scorso in consiglio comunale.
“La presentazione delle linee programmatiche 2024-29 del Comune di Forlì avrebbe dovuto essere un momento importante di dialogo con la città e le forze politiche, invece è stata trattata dal Sindaco e dalla Giunta come un rituale obbligato da liquidare con poco impegno e cura. Dopo oltre sei mesi di “elaborazione”, è stata presentata in Consiglio la copia esatta del programma elettorale, neppure ripulita dagli intercalari polemici tipici di una campagna elettorale. Con buona pace delle esternazioni retoriche della Giunta sull’importanza della partecipazione, l’intera presentazione ha avuto un carattere propagandistico e mai aperto al confronto e al contributo sia delle forze politiche, sia della città”: afferma il Gruppo consiliare del PD di Forlì .
“Il documento, che non è stato sorretto da alcuna presentazione di dati di contesto, non può neppure essere considerato un vero e proprio programma di mandato, quanto piuttosto una lunga lista della spesa di promesse e annunci senza alcuna indicazione sulle priorità della Giunta. Questo aspetto è ben evidente nelle poche righe dedicate al tema dei grandi contenitori, la cui riqualificazione potrebbe dare un’importante svolta al futuro della città. Si parla da anni di Ex Eridania, Hotel della Città, Complesso della Ripa e Mercato Ortofrutticolo ed il Comune ha già investito ingenti risorse per l’acquisizione di alcuni di essi, ma ancora non sono state indicate le destinazioni d’uso, né tanto meno sono stati presentati progetti, tempistiche e costi. Tutto questo può solo essere motivato dalla scelta di mantenere la discussione all’interno di circoli chiusi oppure, ancor peggio, di nascondere la completa mancanza di idee. A tal proposito sono state disarmanti le dichiarazioni del Sindaco, che in Consiglio ha annunciato lo slittamento degli interventi di rifunzionalizzazione di questi contenitori ad un futuro non precisato, ma di certo lontano anni”; affermano, ancora, i consiglieri comunali del Pd di Forlì.
“Altrettanto macroscopico – aggiungo i Dem – è il fatto che nelle quasi 50 pagine del documento presentato, non si trovi un solo riferimento all’atto più importante che il Comune dovrà realizzare nei prossimi cinque anni, ossia la predisposizione del nuovo Piano Urbanistico Generale. Eppure, il futuro PUG dovrà definire l’assetto del territorio fino al 2050, con particolare riferimento al piano per il commercio, l’individuazione delle aree produttive e residenziali, la distribuzione dei servizi, la messa in sicurezza del territorio dopo l’alluvione. Dopo avere colpevolmente trascurato per 5 anni l’avvio di questa discussione, la Giunta Zattini 2 sembra voler proseguire sulla falsariga della precedente.”
“E se è debole il pensiero sullo sviluppo della città, quello sul rapporto con il suo territorio e l’intera Romagna è pressoché assente, liquidato in poche righe generiche e confuse dalle quali non si riesce a desumere come l’Amministrazione intenda far uscire Forlì dall’isolamento nella quale l’ha rinchiusa in questi anni. Nessuna riflessione sull’importante ruolo che Forlì, come tutti i capoluoghi, è chiamata a svolgere come punto di riferimento del territorio nella gestione e erogazione dei servizi, così come nella pianificazione strategica in ambito sanitario, sociale e urbanistico. Allo stesso modo nessuna attenzione alle varie partite romagnole di “area vasta”, in relazione alle quali il contributo di elaborazione e proposta di Forlì rimane assai labile”: sostengono i consiglieri comunali del Pd di Forlì.
“Queste sono le considerazioni di carattere generale che abbiamo esposto come gruppo consiliare del Partito democratico, unitamente alla trattazione di alcuni temi specifici (cultura, welfare, centro storico, alluvione) e sono anche le ragioni che hanno motivato il nostro voto contrario. Riteniamo che una forza democratica e popolare come la nostra abbia il dovere di svolgere sempre un’opposizione responsabile, costruttiva e aperta. Tuttavia il confronto non può essere basato su una disponibilità unilaterale, né sulla mancanza dei contenuti sui quali misurarsi”: conclude il Gruppo consiliare del PD di Forlì.