(Sesto Potere) – Roma – 20 settembre- “La programmazione è l’elemento base per potere pianificare la prevenzione strutturale. In dieci anni la regione ha avuto circa 600 milioni per mettere in sicurezza il territorio. Se ogni volta che piove in Emilia-Romagna, succede il finimondo è chiaro che qualcosa non torna, allora vogliamo sederci attorno a un tavolo? È questo quello che abbiamo chiesto da un anno alla regione per capire dove è stato speso, dove non si è potuto spendere o potuto progettare, non è un atto di accusa. Si tratta solo di pianificare per evitare che quella regione, assieme ad altre debba diventare ogni volta un campo infernale dopo una pioggia abbondante, che non è più eccezionale. Smettiamola col dire ‘non avevo mai visto tanto’, ormai è diventata ordinarietà. Sappiamo che con il cambiamento climatico ci saranno lunghi periodi di siccità e brevissimi periodi di piogge intense, quindi i danni sono inevitabili. Se poi cementifichiamo il terreno, e in questo l’Emilia-Romagna è una delle regioni che ha consumato maggiore suolo negli ultimi anni, è chiaro che l’acqua diventa ruscello e quando si gonfia e aumenta di volume e passa fa danno. Noi siamo stati accanto alla regione, continuiamo ad esserlo ma non parliamo di costruzione affidata al generale Figliuolo, quella è straordinarietà e non c’entra con la prevenzione ordinaria che va fatta in tempo di pace”.
Lo ha detto Nello Musumeci, Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, a 24 Mattino su Radio 24.
” In Italia noi abbiamo bisogno di dirottare il massimo delle risorse nella prevenzione, perché gli alluvioni saranno sempre più frequenti, perché siamo esposti al 60% al rischio terremoti, perché l’Italia è vulnerabile al 94% della sue estensione, perché i Campi Flegrei dovrebbero aver insegnato qualcosa, ecco perché noi diciamo alle regioni che non siamo più disposti ad erogare fondi senza capire come e dove verranno spesi”: ha aggiunto il ministro Nello Musumeci a Radio 24.
“Le polemiche? Mancano 2 mesi alle elezioni. Faccio politica da tempo e capisco che ogni pretesto è buono per puntare il dito contro il governo nazionale. Noi evitiamo di raccogliere le provocazioni. ma qui c’è di mezzo la vita delle persone”. Ha concluso il ministro della Protezione civile Nello Musumeci, parlando dello scontro sull’alluvione in Emilia Romagna: “Io non ho scatenato alcuna polemica, poi se gli altri si divertono a farla mentre c’e’ chi soffre è un problema loro, legato all’etica e al senso di responsabilità”.