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Macachi “uccisi e maltrattati” all’Unife: rettrice, prof e responsabile del benessere animali indagati in concorso

(Sesto Potere) – Ferrara – 30 ottobre 2025 – È stata notificata alle parti offese, Associazioni denuncianti  – tra cui Leal, Leidaa  e Oipa- la chiusura delle indagini della Procura di Ferrara per il caso dei macachi detenuti dall’Università.

Il professor Luciano Fadiga, ordinario di Fisiologia umana, la Rettrice Laura Ramacciotti, da un mese circa presidente della Conferenza dei rettori delle Università italiane,  e il responsabile del benessere animale Ludovico Scenna sono indagati, in concorso, per l’uccisione del macaco Orazio, che sarebbe stato sottoposto a eutanasia “senza necessità e/o con crudeltà”, in particolare: “senza rispettare il protocollo indicato nell’autorizzazione del Ministero della Salute che prescriveva l’iniziale sedazione profonda e provocando inutile sofferenza all’animale”: lo comunica in una nota Leal Lega Antivivisezionista.

E, inoltre, è stato contestato anche “il delitto di maltrattamento dei macachi Clarabella, Archimede, Eddi, Cleopatra e Cesare, detenuti dall’Università”, secondo l’accusa, “in assenza di qualsivoglia esecuzione di un programma di sperimentazione scientifica previamente autorizzata” e “in condizioni incompatibili con la loro natura”.

Gli animali sarebbero stati sottoposti “a comportamenti e o a fatiche insopportabili per le loro caratteristiche etologiche, in particolare, costringendoli a dormire e a deambulare su un generico graticcio di metallo, in uno spazio inidoneo alla semplice deambulazione, in gabbie con ambiente insufficientemente arricchito, senza periodici controlli sanitari e sorveglianza microbiologica, in relativo isolamento, e comunque detenendoli in modo da provocarne stress”.

Le associazioni – spiega sempre Leal Lega Antivivisezionista seguiranno l’iter procedurale per poter intervenire come parte civile e supportare la pubblica accusa  al fine di ottenere giustizia per i macachi che, allo stato attuale, per quanto noto, sono ospitati presso un’associazione in Spagna ma per i  quali, nonostante molteplici richieste di aggiornamento, non si è avuto alcun riscontro.