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L’Università di Bologna protagonista dell’innovazione nei materiali per la mobilità sostenibile

(Sesto Potere) – Torino – 16 dicembre 2025 – Si è svolto all’Heritage Hub di Mirafiori a Torino l’evento conclusivo del progetto CO-SMART, che ha riunito ricercatori, università, imprese e rappresentanti istituzionali per presentare i risultati di tre anni di lavoro dedicati allo sviluppo di materiali innovativi e sostenibili per l’automotive, a partire da rifiuti industriali e scarti alimentari. Tra i protagonisti del progetto anche l’Università di Bologna.

Reti da pesca dismesse, fibre di carbonio riciclate, oli vegetali esausti: da questi materiali sono nati componenti automobilistici leggeri, pannelli in schiuma poliuretanica con proprietà termoregolanti, tessuti antibatterici per interni e biolubrificanti ecologici. Tutti i prototipi sono stati testati per verificarne l’efficacia in termini di prestazioni e sostenibilità ambientale.

L’iniziativa, dal titolo “Ricerca e Industria per la Mobilità del Futuro”, ha segnato la conclusione del lavoro svolto nell’ambito dello Spoke 11 – Innovative Materials and Lightweighting del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile (MOST), finanziato dal PNRR – Missione 4 “Istruzione e Ricerca”. Il progetto è stato coordinato dall’Università di Pisa, con la partecipazione di Università di Bologna, Politecnico di Bari e Università Politecnica delle Marche.

Prof.ssa Lorella Ceschini

“CO-SMART ha dimostrato che la ricerca pubblica può generare soluzioni concrete e sostenibili, grazie alla collaborazione tra università, centri di ricerca e imprese – ha dichiarato la prof.ssa Maurizia Seggiani, coordinatrice del progetto – Abbiamo trasformato rifiuti in risorse ad alto valore aggiunto, dimostrando che è possibile ridurre l’impatto ambientale senza rinunciare a performance e sicurezza”.

Nel corso della giornata si sono alternati gli interventi dei partner accademici e industriali, tra cui CRF–Stellantis, A2A E-Mobility, Gruppo Hera, CNR, Università La Sapienza. Il Ministro per l’Università e la Ricerca, Anna Maria Bernini, ha inviato un messaggio di saluto: “CO-SMART è la prova concreta di ciò che possiamo continuare a fare, meglio e più a lungo. Avete dimostrato che la sostenibilità non è un esercizio teorico, ma una pratica industriale avanzata. La ricerca pubblica, quando corre, trascina con sé l’impresa, i territori, le persone. Oggi, anche grazie a voi, sappiamo che l’Italia è in movimento. E non ha alcuna intenzione di fermarsi”.

Presente anche l’Assessore alle Attività Produttive della Regione Piemonte, Andrea Tronzano, che ha evidenziato il valore della collaborazione pubblico-privato in un contesto in cui “le materie prime sono scarse” e “serve innovare partendo dagli scarti”.

Nel pomeriggio, una tavola rotonda ha messo a confronto università, industria e istituzioni sulle prospettive future della mobilità sostenibile. La giornata si è conclusa con una visita guidata all’Heritage Hub, tra i modelli storici dell’automobilismo italiano.

Il progetto CO-SMART, parte della Flagship Linea A del programma MOST, si concluderà formalmente il 31 dicembre 2025, ma – come sottolineano i promotori – rappresenta solo l’inizio di nuove collaborazioni e filoni di ricerca.

“CO-SMART è stato anche un laboratorio di idee, di formazione e di alleanze – ha concluso la prof.ssa Seggiani – In questi tre anni abbiamo costruito una rete solida, acquisito strumentazioni all’avanguardia e aperto la strada a nuove linee di ricerca per una mobilità davvero sostenibile”.

Il programma MOST coinvolge 24 università italiane, il CNR, 24 grandi imprese e oltre 1.200 ricercatori, per un investimento complessivo di circa 380 milioni di euro.

Ulteriori informazioni su www.cosmartmobility.it

Nella foto in alto: Ricercatori e Coordinatori Spoke 11 e CO-SMART