(Sesto Potere) – Ravenna – 22 marzo 2024 – I Finanzieri del Comando Provinciale di Forlì-Cesena hanno intensificato i controlli nel settore della commercializzazione dei prodotti allo scopo di salvaguardare la competitività delle aziende italiane dagli effetti dannosi della contraffazione.
Nell’ambito di un apposito dispositivo per la repressione dei traffici illeciti di natura economico-finanziaria i militari del Gruppo di Cesena hanno sequestrato, presso due esercizi commerciali della città romagnola, circa mille portachiavi e accessori, contraffatti, raffiguranti modellini di scarpe recanti il logo di una nota marca di abbigliamento.
Due persone sono state denunciate conseguentemente alla Procura della Repubblica di Forlì per il commercio di prodotti con segni falsi e gli articoli sono stati ritirati dal mercato, anche al fine di evitare possibili effetti nocivi per i consumatori.
Le suddette operazioni – si legge in una nota del Siac-Sistema Informativo Anticontraffazione (siac.gdf.it) affidata dal Ministero dell’Interno alla Guardia di Finanza – si collocano, in particolare, in una più ampia cornice d’interventi posta in essere sul territorio provinciale dalle Fiamme Gialle per combattere tutte le manifestazioni illecite in grado di turbare il libero svolgimento delle attività d’impresa sane e, contemporaneamente, garantire, in concorso con le altre forze di polizia, sicurezza ai cittadini.
Negli scorsi giorni, le pattuglie messe in campo nel solo comprensorio cesenate hanno eseguito, infatti, numerosi interventi nelle zone a ciò maggiormente esposte.
In tal senso, sono stati effettuati: mirati interventi a contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti nei punti più nevralgici della città ove sono state sequestrate alcune dosi di marijuana e segnalata una persona al Prefetto della provincia di Forlì-Cesena, 7 controlli a contrasto del lavoro sommerso, che hanno portato all’individuazione di 6 lavoratori impiegati in maniera irregolare e/o in nero in vari settori, tra i quali quello della ristorazione e del commercio di alimentari e oltre 60 controlli sul trasporto delle merci e in materia di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei dati e dei corrispettivi, 14 dei quali ultimi conclusi con la constatazione di irregolarità.