(Sesto Potere) – Bologna – 22 novembre – Parlare di educazione alle relazioni anche nelle scuole dell’infanzia, e avvalersi di psicologhe e psicologi nelle scuole, e non di generici “esperti”. Così l’Ordine degli Psicologi dell’Emilia-Romagna commenta il progetto “Educare alle relazioni” presentato questa mattina in Senato dai ministri Sangiuliano, Roccella e Valditara, che prevede gruppi di discussione nelle scuole secondarie superiori “che potranno essere supportati da esperti qualificati, un docente referente per ogni scuola e un docente moderatore per ogni classe”.
«E’ importante che progetti specifici e articolati coinvolgano anche i più piccoli – spiega Francesca Cavallini, (nella foto in alto), coordinatrice del Gruppo di Lavoro “Psicologia scolastica” dell’Ordine degli Psicologi regionale -, così come è fondamentale che la scuola si avvalga di psicologhe e psicologi professionisti con adeguata formazione. Ora più che mai, nelle scuole occorre affrontare contenuti divenuti indispensabili quali l’affettività, la sessualità, l’orientamento sessuale, l’educazione al rispetto e lo sviluppo di identità libere da stereotipi che generano violenza e pregiudizio. E’ ora che la scuola si avvalga della psicologia per co-costruire un processo di cambiamento. Come? Con psicologhe e psicologi adeguatamente formati, includendo la psicologia nella formazione docenti, progettando interventi mirati nelle classi e per i genitori. Ma attenzione: la psicologia scolastica potrà diventare un motore verso l’educazione al rispetto solo se ci sarà la volontà del sistema scuola e della politica di lavorare su tali tematiche».
Cavallini sottolinea anche come sia opportuno che i gruppi di discussione siano supportati da psicologhe e psicologi esperti e che più che di moderatori, sarebbe corretto parlare di facilitatori adeguatamente formati.
Per sensibilizzare sulla questione, l’Ordine ha organizzato un laboratorio “Stereotipi e violenza di genere” per psicologhe e psicologi che lavorano nelle scuole e con le scuole che si terrà a Bologna il 13 dicembre in collaborazione con il servizio specialistico di psicologia della Casa delle Donne per Non Subire Violenza.
«Ricordiamo che l’attenzione alla violenza di genere è in ogni nostro intervento e non solo limitata alle Giornate dedicate per commemorazione o per cronaca – afferma Carmelina Fierro, (nella foto qui a lato), consigliera dell’Ordine e coordinatrice della Commissione Pari Opportunità – Per questo come Ordine organizziamo eventi formativi sul tema e partecipiamo ai vari tavoli istituzionali regionali e nazionali. Anche quest’anno abbiamo indetto premi di laurea sul tema specifico della violenza. Come Ordine professionale realizziamo percorsi di formazione e di sensibilizzazione non solo per iscritte e iscritti ma anche per gli operatori e le operatrici di altri e diversi ambiti e in collaborazione con professioni diverse, per una sensibilizzazione diffusa e interventi sinergici e di rete: dalle forze dell’ordine agli avvocati, agli assistenti sociali. In ogni contesto, ribadiamo quanto l’intervento psicologico sia fondamentale nella prevenzione, nel raccogliere i segnali di allarme e nel sostenere la donna nella fase di protezione e nel percorso di autonomia».