(Sesto Potere) – Forlì – 3 maggio 2025 – Sul fronte del mercato del lavoro, nel 2025 la provincia di Forlì-Cesena si stima sarà caratterizzata da un tasso di attività in aumento annuo di 0,5 punti percentuali e di occupazione in linea con il 2024. Ed entrambi risulteranno migliori della tendenza media regionale. Anche l’economia ravennate proseguirà nel 2025 il suo lento percorso di crescita. La crescita delle forze di lavoro continuerà e risulterà un po’ più intensa (+0,6%) e si prevede positivo anche l’andamento dell’occupazione (+0,2%).
“I dati sono elaborati dalle due Camera di commercio di Forlì-Cesena e Rimini e Ferrara-Ravenna, dunque sono attendibili. E, in merito agli organismi rappresentativi, come sindacato auspichiamo l’unione delle Camere di Commercio in area romagnola. Considerando, noi, il territorio in questione un unico sistema integrato socio-economico”: lo afferma in una nota Filippo Lo Giudice, (nella foto), segretario territoriale di Ugl Romagna.
“Il dato locale è in linea con l’andamento di crescita nazionale – aggiunge Lo Giudice – e mi sento di condividere l’analisi che è stata portata avanti dall’Ugl nazionale in occasione della Festa del 1° maggio, che ci ricorda che grazie al governo Meloni le statistiche sul versante del lavoro in Italia sono positive: con il 62,8% di occupati, la disoccupazione che è scesa al 3% ed i lavoratori attivi che si calcola siano 22,4 milioni. In ambito romagnolo dobbiamo tenere d’occhio l’agricoltura e l’edilizia, ovvero i settori più esposti alle contingenze dei mercati e degli effetti extra-produttivi, come il clima, per esempio. Ma attenzione anche all’industria, in generale, ed al manifatturiero, che costituiscono l’ossatura dell’export Made in Italy, collegate a filo doppio alle situazioni internazionali, si pensi soltanto alla questione dei dazi in Usa”: avvisa il segretario territoriale di Ugl Romagna.
“Confidiamo che il governo e i nostri politici, anche locali, sapranno sostenere la nostra economia, perché da lì dipendono i posti di lavoro e il benessere delle famiglie”: aggiunge ancora Filippo Lo Giudice.
“Per concludere, non dobbiamo dimenticare la piaga degli infortuni sul posto di lavoro, che rimane un problema non soltanto nel nostro Paese, ma anche nelle nostre province, visto che proprio Ravenna e Forlì-Cesena sono tra le più pericolose d’Italia per i lavoratori, con Rimini che invece è tra le più sicure. L’Inail ci ricorda che ogni giorno in Italia si verificano 3 morti sul lavoro e 1.610 infortuni. E che i settori meno sicuri sono: agricoltura, edilizia, trasporto e magazzinaggio. La battaglia per arrivare alla soglia dei “morti zero” è ancora lunga. Ma come sindacato non molliamo e continuiamo a chiedere più controlli, più formazione e prevenzione nelle aziende”: conclude il segretario territoriale di Ugl Romagna.