(Sesto Potere) – Forlì – 21 settembre – Negli ultimi mesi, le cronache di aggressioni al personale sanitario hanno suscitato indignazione e preoccupazione crescenti in tutto il Paese, ultima di una lunga serie l’ aggressione a danni dei lavoratori della portineria del Bufalini.
La Fp Cgil Romagna condanna fermamente questi atti di violenza e sottolinea la necessità urgente di prevenire ed evitare tali episodi. “Da troppi anni si parla del problema, ma ciò che è stato fatto finora è inefficace,” dichiara il Sindacato.
La situazione è diventata insostenibile per i lavoratori della sanità, costretti a operare in un clima di crescente tensione e insicurezza.
La Fp Cgil Romagna evidenzia come sia indispensabile ridurre il comprensibile livello di esasperazione del personale sanitario e dell’utenza.
Per farlo, è necessario un investimento significativo nella sanità, con risorse adeguate e strumenti utili a potenziare la capacità di risposta del Servizio Sanitario Nazionale.
“In queste settimane, si sono rincorsi annunci e ipotesi di provvedimenti roboanti, ma questi devono essere accompagnati da investimenti reali sul miglioramento organizzativo il nostro sistema sanitario deve essere un ambiente sicuro per chi ci lavora e per chi riceve assistenza e cure,” aggiunge la Fp Cgil.
Il personale sanitario è stato in prima linea durante la pandemia, affrontando turni estenuanti e rischiando la propria salute per garantire assistenza a chi ne aveva bisogno, eppure, nonostante l’enorme impegno e i sacrifici, medici, infermieri e operatori sanitari continuano a operare in un clima di crescente tensione e insicurezza.
Le aggressioni non solo mettono in pericolo la loro integrità fisica e mentale, ma compromettono anche la qualità dell’assistenza offerta.
Le aggressioni sono anche un problema di rispetto e dignità per chi opera quotidianamente per garantire la salute pubblica.
Il personale sanitario si trova ad affrontare carichi di lavoro sempre più gravosi, senza adeguate assunzioni e senza il riconoscimento del recupero dell’inflazione per gli stipendi, cio’ contribuisce ad aumentare il livello di stress e disagio tra i lavoratori, già duramente provati da anni di tagli e sottofinanziamenti.
Le condizioni di lavoro del personale sanitario sono un indicatore fondamentale della qualità del nostro sistema sanitario. Ignorare le loro difficoltà significa compromettere l’efficacia e l’efficienza del servizio stesso, mettendo a rischio la salute di tutta la
collettività. Il governo non può più tergiversare: è tempo di agire con decisione e responsabilità per garantire un futuro migliore e più sicuro per chi lavora nella sanità.
In difesa dei nostri eroi della sanità, FP CGIL fa’ appello a tutti: Istituzioni, cittadini e media, e’ necessario un impegno collettivo per mettere fine a questa spirale di violenza e per costruire un sistema sanitario più forte, sicuro e giusto per tutti.