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L’intervento del Popolo della Famiglia Forlì sulla giornata del 9 novembre

(Sesto Potere) – Forlì – 8 novembre 2024 – Il Popolo della Famiglia interviene nel merito della commemorazione del 9 Novembre, duplice ricorrenza, liberazione di Forlì e caduta del muro di Berlino.

Carla Lodi, coordinatore comunale del Popolo della Famiglia a Forlì e vice coordinatore regionale del PdF, commenta: “9 Novembre 1944-9 Novembre 2024. La città è in festa per gli 80 anni della liberazione. A festeggiare saranno tanti cittadini, da quelli più attempati che hanno vissuto l’occupazione tedesca o che ne hanno sentito i racconti da testimoni diretti, ai forlivesi di oggi, nati quando la guerra era solo un brutto ricordo o arrivati in città da paesi stranieri. In questi 80 anni la configurazione di Forlì è cambiata, si sono insediate comunità provenienti da altri paesi, nuovi cittadini che pur non condividendo i nostri ricordi sanno bene cosa significa la privazione della libertà per averla vissuta sulla loro pelle: sono i numerosi cittadini di nazionalità rumena, albanese, polacca e tutti quelli provenienti dai Paesi dell’ Est Europa, che hanno sperimentato nella loro terra l’oppressione di un regime. Per tutti costoro il 9 Novembre è l’anniversario della loro liberazione dal pesantissimo giogo del comunismo, perché è il giorno della caduta del Muro di Berlino. E anche in questo caso la data è speciale: sono passati infatti 35 anni da quel 9 Novembre 1989 in cui gli abitanti di Berlino Est oltrepassarono pacificamente il Muro, il confine che fino a quel giorno aveva diviso in modo insuperabile non solo la città di Berlino ma simbolicamente anche l’intera Europa.”

“Forlì ha dunque il privilegio di poter ricordare nello stesso giorno questi due anniversari di liberazione – aggiunge Mirko De Carli, (nella foto) consigliere Nazionale del Popolo della Famiglia.”

“La memoria della caduta del Muro – prosegue la nota – ha già avuto un tributo in città qualche anno fa, attraverso uno spettacolo teatrale scritto dal forlivese Marco Cortesi da cui è stato tratto il film “Die Mauer”, girato tra Forlì e Berlino. Forlì è una città che ha sempre dimostrato una forte sensibilità sociale sui diritti umani, ora la coincidenza di questi due momenti di affrancamento da oppressioni che hanno provocato lutti e dolore può diventare l’occasione per abbinare ufficialmente i due anniversari e d’ora in avanti ricordarli insieme. 

Nazismo e comunismo peraltro sono già stati equiparati da una risoluzione europea del 2019, che ha condannato queste ideologie totalitarie promuovendo la commemorazione storica della memoria e delle coscienze europee e invitando a proseguire il lavoro della memoria che è stato compiuto nei riguardi della Shoah, che deve necessariamente allargarsi anche alle vittime del comunismo poiché non c’è distinzione tra lager, gulag e foibe. L’allineamento delle due memorie nella stessa data del 9 Novembre è dunque l’occasione perfetta per la nostra città per conformarsi al respiro europeo, in nome della libertà, attraverso il rifiuto dei totalitarismi nelle diverse forme storiche in cui si sono presentati e nell’auspicio che mai più si ripropongano. Crediamo che menzionare la caduta del Muro in occasione del ricordo istituzionale della Liberazione di Forlì, come abbiamo già proposto al vicesindaco Bongiorno, possa contribuire non solo a formare le coscienze ma anche a unire su basi comuni i cittadini di ieri, di oggi e di domani.”: conclude il PdF.