(Sesto Potere) – Bologna – 4 luglio 2025 – Il 93% dei treni che percorrono la linea ferroviaria Porrettana viaggiano in orario. Dal cambio di orario di giugno 2024 e dopo l’ulteriore rimodulazione di novembre scorso, da alcuni mesi il servizio ha ripreso le performance di puntualità del passato, ma si può ancora migliorare.
“Il dato è superiore sia alla media regionale che a quella delle altre linee, ma non ci soddisfa ancora pienamente e per questo abbiamo chiesto maggiore attenzione al gestore, in particolare alle corse più frequentate nelle fasce pendolari”, commenta Simona Larghetti, consigliera metropolitana delegata alla Mobilità sostenibile.
Il punto sulla linea Porrettana è stato fatto martedì 1° luglio al Tavolo di monitoraggio del servizio, attivato dalla Città metropolitana di Bologna dopo la nascita della linea passante Porretta-Pianoro, a cui partecipano i sindaci dei Comuni montani interessati, i relativi rappresentanti delle scuole del territorio e dei pendolari, insieme alla Regione Emilia-Romagna e al gestore del servizio, Trenitalia-Tper.
Durante la riunione è arrivata anche una buona notizia attesa da tempo: per il nuovo anno scolastico verrà riattivata la fermata di Pian di Venola, che consentirà così nuovamente agli studenti di Marzabotto di poter raggiungere le scuole di Porretta Terme.
La fermata era stata temporaneamente sospesa da novembre per problemi di orari e tempi di percorrenza dei convogli della linea passante, e la tratta era stata coperta da un servizio di autobus. Le istituzioni si erano però impegnate a verificare la situazione alla chiusura delle scuole, e a valutare il ripristino. Il gestore, di concerto con la Regione, ha dato il via libera alla riattivazione della fermata per l’inizio della scuola a settembre.
Alla riunione era presente anche la Presidente dell’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese, Valentina Cuppi, sindaca a supporto del Sindaco metropolitano per le politiche dell’Appennino bolognese, che da tempo aveva chiesto con forza il reinserimento della fermata in un orario importantissimo per gli spostamenti degli studenti e del personale scolastico verso le scuole dell’Appennino.
Infine il punto sui servizi notturni e nel fine settimana, che sono confermati con autobus sostitutivi, “anche se è stata nuovamente discussa la necessita di superare la fase sperimentale e avviare una riflessione di fattibilità dell’attivazione di vere e proprie corse di treno in quegli orari, così importanti per la fascia giovanile e utili per contrastate lo spopolamento”, conclude Larghetti.