(Sesto Potere) – Forlì – 4 luglio 2025 – Sarà Lucrezia Leonardi, 22 anni, a svolgere le funzioni di presidente del Leo Club Forlì, per l’anno sociale 2025-2026, subentrando a Chiara Avoni.
“È stata mia madre, socia Lions”, racconta Lucrezia “a farmi scoprire questa associazione di giovani nata per promuovere service e in particolare aiutare le persone bisognose. Quello che ci anima è il proposito che non c’è mai fine al voler pensare in grande e servire nel miglior modo possibile il prossimo e rendere il mondo un posto migliore”.
“Faccio parte del Leo Club Forlì da circa quattro anni”, precisa Lucrezia Leonardi, “ed ho acquisito esperienza ricoprendo diverse cariche che mi hanno fatto crescere. Per tre anni ho svolto le funzioni di tesoriere del Club e per un anno del Distretto, che nel nostro caso ingloba un territorio molto vasto: Romagna, Marche, Abruzzo e Molise. Adesso sono chiamata ad affrontare un nuovo impegno, stimolante e impegnativo perché il Leo Club Forlì è sempre stato attivo ed ha svolto un proficuo lavoro. Nel contempo le socie e i soci hanno instaurato un duraturo rapporto di amicizia grazie ai comuni interessi e ciò ci fa essere una squadra molto coesa. Abbiamo tante idee di service da svolgere nel nostro territorio durante quest’anno sociale appena iniziato, oltre a dover affrontare i Temi Operativi Nazionali, come la raccolta fondi da destinatari a chi è colpito da disastri ambientali. Intendiamo anche andare nelle scuole a trattare temi importanti per i giovani, in particolare quelli di maggior attualità, e per farci conoscere. Ci poniamo pure l’obiettivo di valorizzare ulteriormente la coesione e la determinazione del Consiglio direttivo e dei soci nel perseguire gli obiettivi del corrente anno lionistico”.
“Far parte del Leo Club Forlì”, conclude Lucrezia Leonardi, “è un’esperienza unica perché ci consente di coltivare le nostre amicizie e nel contempo ci avvicina alle problematiche delle nostre comunità, dove le difficoltà economicamente si fanno sempre più sentire in molti strati sociali e il sapere che possiamo operare in modo tangibile per loro ci riempie di orgoglio”.