lunedì, Giugno 30, 2025
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Legambiente, Goletta Verde: No al rigassificatore di Marina di Ravenna. Sì al futuro e alle rinnovabili 

(Sesto Potere) – Roma – 30 giugno 2025 – Tappa romagnola per Goletta Verde, la storica campagna estiva di Legambiente per la salvaguardia del mare e delle coste italiane. Dal 28 al 30 giugno sarà presente a Marina di Ravenna con iniziative e approfondimenti sulla risorsa marina, laboratori per bambini, mini talk, escursioni e molto altro per raccontare il mare e il territorio che lo circonda e focus sulle energie rinnovabili. 

Ieri il team di Goletta Verde ha visitato la Pineta dei Piomboni e il Circolo Ippico La Piallassa. Durante la passeggiata, con la Piallassa sempre davanti agli occhi, il gruppo si è fermato in diversi punti per raccontare la biodiversità dell’area e le principali sfide che ne minacciano la conservazione. Nell’occasione è stata ascoltata la voce di Claudio Mattarozzi di Legambiente Ravenna, che ha spiegato le criticità e le opportunità per questo territorio. Presenti anche: Aida Morelli, presidente del Parco del Delta del Po; Alfonso De Leo, presidente del Circolo Ippico La Piallassa; e il Raggruppamento Guardie Ecologiche Volontarie di Ravenna.

A Marina di Ravenna gli esperi di Goletta Verde hanno spiegato la loro posizione in materia energetica: “Più del 60% dell’energia consumata in Emilia-Romagna arriva ancora dal gas fossile. Il settore energetico regionale contribuisce al 10% delle emissioni italiane di CO₂ e la transizione alle rinnovabili procede troppo lentamente: ad oggi è stato raggiunto solo il 25,6% dell’obiettivo al 2030”.

«Il rischio è restare fermi su un modello energetico vecchio» – ha commentato Davide Ferraresi, presidente di Legambiente Emilia-Romagna – «Servono regole più efficaci per accelerare davvero lo sviluppo delle rinnovabili, a partire da un nuovo Piano Energetico Regionale e da una revisione delle norme sulle aree idonee».

Progetti concreti già ci sono: i parchi eolici offshore Agnes e Rimini, già approvati, potrebbero portare 930 MW di nuova energia pulita.

«L’Emilia-Romagna guida la classifica per numero di progetti fossili in fase autorizzativa, ben 33» – ha aggiunto Elisa Turiani, portavoce di Goletta Verde – «È il momento di dare priorità a impianti fotovoltaici, eolici e a reti moderne, che già oggi sono una realtà e possono diventare la base della futura autonomia energetica della regione».

Le estrazioni di gas in Emilia-Romagna sono state, nel 2024, pari a 117,3 milioni di standard metri cubi (SMC) a terra e di 516,1 milioni di SMC dai fondali marini ricadenti di fronte la costa romagnola. In totale il gas estratto ha contribuito al 22% del totale di gas estratto a livello nazionale (pari a 2,88 miliardi di SMC) ma solo all’1% dei consumi nazionali di gas nello stesso anno (pari a circa 61,7 miliardi di SMC).

«In questa tappa con Goletta Verde – ha dichiarato Elisa Turiani, portavoce di Goletta Verde – sottolineiamo l’importanza di una transizione energetica che abbia al centro le rinnovabili, a partire dalle tante regioni che affacciano sul mar Adriatico. All’Emilia-Romagna, che detiene il primato regionale per numero di istanze in fase di autorizzazione relative ad attività estrattive e infrastrutture fossili: sono ben 33, chiediamo un cambio di rotta, puntando sempre più sulle fonti rinnovabili che rappresentano il presente ed il futuro energetico del nostro Paese».

“In Emilia-Romagna sono ancora troppi i progetti legati alla produzione di energia da fonti fossili, è necessario un cambio di rotta. Bisogna investire in infrastrutture per l’energia rinnovabile, e lasciarsi alle spalle la dipendenza dalle fonti fossili. Solo in questo modo si riuscirà a centrare gli obiettivi al 2030”. È questo l’appello che Goletta Verde di Legambiente ha lanciato dall’Emilia Romagna, nella tappa di Marina di Ravenna.

E proprio a Marina il messaggio di Goletta Verde è stato chiaro: “Siamo qui, tappa dopo tappa, per raccontare il mare , e per difenderlo. E a Marina di Ravenna diciamo con forza che il rigassificatore, operativo da poco, è un errore: inutile, incoerente con gli obiettivi climatici e pericoloso per l’ambiente. Investire ancora nel gas vuol dire restare fermi nel passato. Il futuro è fatto di energie pulite, accessibili, rinnovabili. È il momento di cambiare rotta. Ora”.

Questa mattina – alle ore 11 – si terrà la conferenza stampa sui dati del monitoraggio delle acque.