(Sesto Potere) – Ravenna, 17 gennaio 2025 — L’economia della provincia di Ravenna conferma anche per il 2025 il proprio andamento positivo. Secondo i dati forniti da Prometeia ed elaborati dall’Osservatorio dell’economia della Camera di commercio di Ferrara e Ravenna, il valore aggiunto provinciale previsto è pari a 11,5 miliardi di euro (in lieve aumento rispetto al 2024 appena concluso). I servizi (con un valore aggiunto che cresce dell’ 1,5% rispetto al 2024), si confermano come la componente più dinamica dell’economia provinciale, insieme a export e manifattura.
Si tratta di dati – spiega in una nota Legacoop Romagna – che confermano la provincia di Ravenna come un territorio in grado di affrontare le difficoltà di uno scenario non certo semplice, caratterizzato dagli effetti dei diversi conflitti internazionali in corso, a partire dai costi energetici (che si prevedono nuovamente in notevole aumento) e dai rialzi dei prezzi legati ai rincari delle quotazioni delle materie prime.
Proprio alla luce di questo scenario internazionale assai complicato, fa ben sperare – sempre a parere di Legacoop Romagna – la chiusura del 2024 per il porto di Ravenna, con un aumento complessivo delle merci (+0.16% rispetto al 2023) e un recupero brillante nell’ultimo trimestre dell’anno, dopo un 2023 non positivo e un avvio d’anno difficile (a seguito dell’esplosione delle tensioni in medio-oriente, in particolare con la crisi del Canale di Suez).
Uno spiraglio di luce su un anno, il 2025, che si apre con previsioni molto meno positive per il sistema Paese: in base ai dati dell’indagine annuale del Centro Studi di Legacoop Romagna, il 67% delle cooperative ritiene che il 2025 sarà un anno di stagnazione e solamente il 23%, prevede una crescita della domanda.
Tuttavia, anche se con un dato in diminuzione (56% rispetto al 65% del 2024), la maggioranza delle cooperative prevede di avviare investimenti nel 2025 e il 66% dei cooperatori ritiene che la Romagna stia vivendo una fase di modernizzazione: si tratta di un dato incoraggiante, che può trarre ulteriore spinta da iniziative di sistema come l’istituzione della Zona logistica semplificata (ZLS) dell’Emilia-Romagna, a lungo attesa e richiesta con forza da Legacoop Romagna.
In mancanza di scelte politiche adeguate all’interno della Legge di bilancio, aggiunge Legacoop Romagna , sono sicuramente importanti gli interventi da parte delle istituzioni locali, a partire dalle misure a sostegno del territorio, confermate anche per il 2025 dalla Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna, a partire dal Piano straordinario approvato dal Consiglio della Camera di commercio con risorse importanti (1,5 mln di euro) messe a disposizione tramite appositi bandi a sostegno dell’occupazione, della creazione e della competitività di imprese costituite da giovani.
Azioni che – a parere di Legacoop Romagna – si confermano ancora più importanti alla luce del dato diffuso dalla CGIA di Mestre, in base al quale emerge che Il 42,9% del fatturato prodotto dalle imprese private in Emilia-Romagna fa capo ad aziende multinazionali: l’economia della nostra regione e quella romagnola, in particolare, vantano una tradizione imprenditoriale e cooperativa importante, con forte attenzione al territorio e al tessuto sociale, che va sostenuta e incoraggiata alla crescita, per continuare a garantire coesione sociale e opportunità occupazionali per i giovani del territorio.