(Sesto Potere) – Forlì – 24 aprile 2025 – Il 25 aprile del 1945 segnò la rinascita della democrazia e la fine dell’oppressione dei fascisti e dei nazisti. Ma questo anniversario storico rappresenta, per il movimento cooperativo, un appuntamento ulteriore e denso di significato.
Dopo la parentesi della violenza nazifascista rinacque, infatti, anche la Cooperazione, i cui rappresentanti diedero un contributo fondamentale nell’Assemblea costituente, grazie a pionieri come il forlivese Romolo Landi e il riminese Verenin Grazia, eredi della grande tradizione di Nullo Baldini. Tra le imprese che quest’anno celebrano gli ottant’anni figurano realtà come la Cocif di Longiano, il Conscoop di Forlì, la Casa del Pescatore di Cesenatico, la Lavoratori del Mare e la Marinara di Rimini, la Cooperativa Trasporti di Riolo Terme e la Cab di Fusignano.
Sulla rinascita del movimento cooperativo in Romagna, il docente di Storia Economica dell’Università di Bologna Tito Menzani, ha scritto su incarico di Legacoop Romagna una ricerca intitolata “Quarantacinque”, duplice richiamo all’anno della Liberazione e all’articolo 45 della Costituzione, che riconosce la specificità dell’impresa cooperativa.
In occasione del 25 aprile, la ricerca è stata affidata alle cooperative affinché la diffondano tra i soci durante le assemblee di bilancio, insieme a un cortometraggio (vedi i fotogrammi) che ne sintetizza i punti principali.

L’iniziativa fa parte del programma di eventi dedicati alla storia, ai valori e alle prospettive future del movimento cooperativo che Legacoop Romagna sta realizzando in occasione dell’ottantesimo anniversario.
La ricerca e il video saranno presentate anche nelle iniziative di tipo culturale e storico organizzate dalle cooperative associate in occasione della Liberazione.
Molti appuntamenti, però, hanno dovuto essere rinviati, a causa della decisione del Governo di annullare gli eventi privati che ricordano l’80simo anniversario della Liberazione dal nazi-fascismo, a causa dei funerali del Santo Padre.
Sabato 26 aprile, a Villa Torlonia, ad esempio, si sarebbe dovuta svolgere la piccola festa del teatro “Che pace, la sera!”, organizzata dalla cooperativa Sillaba.
“Non un comizio, né un rave party, ma un momento di approfondimento sobrio e misurato, basato sugli interventi di operatori culturali di valore come Denis Campitelli, Annalisa Teodorani e Roberto Mercadini, arricchito dalla musica popolare di Ciuma&Adele” spiega Legacoop Romagna.
L’iniziativa ha dovuto essere spostata, all’ultimo momento, a domenica 27 aprile, sempre alle 17,30.
I Cooperatori di Legacoop Romagna si uniscono al lutto nazionale per la morte di Papa Francesco, un uomo che ha più volte espresso nei fatti e nelle parole gli stessi valori a cui si richiamava la Resistenza.
“Allo stesso tempo, intendono sottolineare le difficoltà che vivono le cooperative culturali associate, a causa di una decisione inopportuna e sorprendente, che ha aumentato i costi organizzativi e reso più difficile la partecipazione. Non importa. Pieni dell’orgoglio di chi non dimentica di appartenere ai valori che 80 anni fa hanno liberato il nostro Paese e che hanno ricostruito la Romagna anche grazie alla cooperazione” scrive Legacoop Romagna che invita i Cooperatori a partecipare, domenica 27 aprile alle 17,30, a Villa Torlonia, e a tutte le altre iniziative organizzate in occasione della Liberazione.
