lunedì, Marzo 3, 2025
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Lavoro, gli scalpellini della Valle del Reno a Palazzo Pepoli per raccontare la loro storia

(Sesto Potere) – Bologna – 3 marzo 2025 – Nel territorio dell’Appennino bolognese la lavorazione della pietra è un’arte antica, che a partire dai maestri Comacini, celebri artigiani medievali, è stata tramandata di generazione in generazione da abili scalpellini che, con passione e competenza, trasformano l’arenaria in forme decorative e oggetti unici. 

Nel pomeriggio di sabato 8 marzo gli scalpellini della Valle del Reno saranno a Palazzo Pepoli per presentarsi alla città di Bologna (dalle 17 alle 19, via Castiglione 10 Bologna).

L’incontro sarà un’occasione per presentare la storia dell’ Associazione Fulvio Ciancabilla , fondatrice di una Bottega composta da una ventina di artisti che, ormai da cinque anni, tramandano e mantengono vivo l’antico mestiere degli scalpellini di Appennino.

Ancora oggi infatti, l’arte dello scalpellino resiste al tempo, raccontando la storia di un mestiere che è insieme espressione di creatività e prova di una maestria senza pari. Gli scalpellini non si limitano a lavorare la pietra: danno vita a un dialogo tra natura e cultura, realizzando opere che uniscono utilità e bellezza.

La ricchezza delle cave presenti da millenni sulle colline sopra Sasso Marconi ha fornito agli scalpellini materiali pregiati e versatili che sono parte integrante del paesaggio e della storia bolognese (la pietra di Praduro e di Sasso, la pietra di Vergato, la pietra di Montovolo).

Proprio per la sua importanza e unicità, con il supporto della Città metropolitana di Bologna, l’Arte degli scalpellini e scultura in arenaria ha ricevuto nel 2024 il riconoscimento di  Denominazione Comunale  (De.Co.) del Comune di Bologna.