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Lavoro, Borghetti (Uil): “In Emilia-Romagna cig in crescita. Sistema produttivo in difficoltà crescente”

(Sesto Potere) – Bologna – 19 novembre 2025 – In Emilia-Romagna, nei primi nove mesi del 2025 si sono registrate oltre 46,1 milioni di ore di ammortizzatori sociali (cassa integrazione e fondi di solidarietà) autorizzate dall’INPS, con un aumento dell’11,9% rispetto allo stesso periodo del 2024.

Lo studio, curato dall’Ufficio Studi UIL, non comprende FSBA (artigianato) né il Fondo Somministrati.

L’incremento riguarda soprattutto la Cassa Integrazione Straordinaria, che cresce del +37,6%, a conferma di una crisi ormai strutturale e non più temporanea. La Cassa Ordinaria si mantiene stabile (+0,3%).

Questa dinamica riflette l’assenza di una visione nazionale ed anche europea sulle politiche industriali ed energetiche, necessarie per guidare i processi di riconversione, sostenere la transizione ecologica e difendere l’occupazione stabile.

Nel dettaglio provinciale, la maggior parte dei territori registra un aumento delle ore di CIG. A seguire il dettaglio per ogni provincia.

  • Bologna: 10.267.056 ore (+20,1%)
  • Modena: 10.586.084 ore (+18,9%)
  • Reggio Emilia: 8.733.968 ore (+26,2%)
  • Ferrara: 3.530.252 ore (+13,0%)
  • Rimini: 3.808.794 ore (–26,1%)
  • Ravenna: 2.651.800 ore (–14,4%)
  • Forlì-Cesena: 2.891.698 ore (+15,7%)
  • Parma: 1.435.400 ore (+10,2%)
  • Piacenza: 1.062.190 ore (+30,9%)

“Questi numeri mostrano un sistema produttivo in difficoltà crescente, con segnali di crisi profonda che attraversano le filiere industriali e manifatturiere. Senza una strategia industriale ed energetica chiara, il rischio è di perdere occupazione qualificata e competitività territoriale. Per questo come UIL Emilia Romagna chiediamo anche di rilanciare il Patto per il Lavoro, con l’obiettivo di rafforzare il sistema produttivo, sostenere le imprese che innovano e mettere la persona e il lavoro di qualità al centro delle scelte politiche e sociali”: afferma Marcello Borghetti, (nella foto), segretario generale della Uil Emilia Romagna.

Per la UIL è fondamentale: “la capacità di ridistribuire la ricchezza, per aumentare in modo efficace i redditi da lavoro, garantire stabilità occupazionale e sicurezza sul lavoro, e sostenere il nostro modello di stato sociale pubblico, oggi sotto pressione anche per il saldo demografico negativo e le nuove esigenze sociali emergenti”.