(Sesto Potere) – Faenza – 8 luglio 2025 – Dal 5 luglio al 21 settembre, il polo museale Dordonha, nel cuore della città francese di Bergerac, nella regione della Nuova Aquitania, ospita la mostra Blanc Intemporel – Céramique d’Aujourd’hui, una rassegna di ceramica contemporanea proveniente da Faenza, che si fa racconto di un dialogo tra territori, culture e comunità.
L’inaugurazione della mostra, venerdì scorso, ha segnato un nuovo capitolo nell’amicizia tra Faenza e Bergerac, due città unite da un gemellaggio siglato nel 1998 e nel tempo alimentato da scambi, progetti e profonde relazioni.
Dopo quasi trent’anni, la collaborazione si arricchisce così di un nuovo tassello: l’artigianato ceramico come linguaggio comune e strumento di condivisione.
La mostra, curata da Matteo Zauli (direttore del Museo Carlo Zauli di Faenza), oltre 40 opere firmate da artigiani, artisti e designer faentini. Tra i protagonisti: Ana Cecilia Hillar, Andrea Kotliarsky, Andrea Salvatori, Antonella Cimatti, Antonietta Mazzotti, Elica Design Studio, Elvira Keller, Federica Bubani, Fiorenza Pancino, Fos, Ceramica Gatti 1928, Luce Raggi, Manifatture Sottosasso, Martha Pachon Rodriguez, Mirta Morigi, Pantou Ceramics e Pluz.
Al centro del percorso espositivo c’è il “bianco”, colore originario e insieme senza tempo, cifra stilistica della maiolica del Rinascimento, ma anche simbolo di purezza, spazio aperto alla sperimentazione e al futuro.
Quella di Bergerac però non è però una semplice esposizione, ma una vera e propria occasione di scambio culturale e artistico che potrà essere visitato durante tutta l’estate dai tanti turisti che, come consuetudine, visitano quella regione del sud della Francia.
Sabato 5 luglio, nel centro Dordonha, inoltre, le ceramiste Elvira Keller, Andrea Kotliarsky e Fiorenza Pancino hanno proposto laboratori gratuiti rivolti a cittadini, visitatori, appassionati e studenti. Un gesto, questo, di apertura e partecipazione, che vuol trasformare la ceramica in strumento di relazione e dialogo tra le persone.
Il sito espositivo – l’ex convento delle Clarisse, oggi trasformato in un polo culturale all’avanguardia – sarà teatro, per tutta l’estate, di eventi collaterali, incontri internazionali, workshop e approfondimenti sui temi che uniscono i due territori: arte, turismo culturale, filiere creative e tradizioni vitivinicole. Faenza, con questo evento, porta così a Bergerac un pezzo della sua anima, un racconto fatto di terra creata dalle mani, di creatività, ma anche di ascolto, condivisione e reciprocità.
La ceramica, come spesso accade per la cultura, si fa, ancora una volta, ponte di scambi e relazioni tra comunità diverse, accomunate dalla volontà di costruire progetti capaci di coinvolgere i cittadini e valorizzare le specificità locali.
All’inaugurazione, oltre ai ceramisti faentini, saranno presenti per l’amministrazione Manfreda, l’assessore con delega all’Europa Davide Agresti e la Dirigente dell’Area Cultura Turismo Sport e Politiche internazionali dell’Unione della Romagna Faentina, Benedetta Diamanti; per la municipalità di Bergerac l’assessora alla cultura Laurence Rouan e il sindaco della città d’Oltralpe Jonathan Prioleaud
L’iniziativa si inserisce nel progetto a valenza internazionale “Il confronto come ricchezza: best practices condivise per crescere insieme in Europa”, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna.