(Sesto Potere) – Meldola, 8 agosto 2025 – “Estremo entusiasmo”, “motivazione rafforzata”, “crescita personale e professionale”. Queste alcune delle frasi chiave utilizzate dai giovani forlivesi Melissa Lippi, Camilla Ravaioli, Tommaso Bizzo e Alessio Faccani al ritorno dalla Summer School svolta a Vigo, nell’ambito dei progetti finanziati dall’Unione Europea TRUMPET e FLUTE, di cui IRST “Dino Amadori” IRCCS è partner.
I quattro neo diplomati del Liceo Scientifico “Fulcieri Paulucci di Calboli” di Forlì, partiti una volta conclusi gli Esami di Stato, hanno vissuto un’esperienza davvero unica. Un premio che si si sono aggiudicati primeggiando all’Hackathon AI-DEA, tenutosi l’ottobre scorso, dove hanno presentato l’innovativo progetto “Therapy-Lockers”, una rete di armadietti intelligenti in cui possono essere depositati i farmaci oncologici, ubicati strategicamente in diverse zone, comprese aree rurali e aree con accesso limitato ai servizi, grazie a un sistema di posizionamento guidato dall’intelligenza artificiale.
Durante la vacanza-studio, possibile grazie al supporto di Istituto Oncologico Romagnolo – IOR, i ragazzi hanno trascorso le giornate presso l’azienda Gradiant, realtà spagnola leader nella produzione di software AI in ambito sanitario, dove hanno presentato la loro idea e ne hanno discusso la realizzazione con i professionisti del settore. A corredo dell’iniziativa, la visita al Centro di ricerche per le tecnologie della telecomunicazione AtlanTTic dell’Università di Vigo, dove hanno visitato i laboratori e approfondito le ultime innovazioni sviluppate dall’Istituto.
Il commento di Camilla, Melissa, Tommaso e Alessio al ritorno: “La partecipazione alla Summer School è stata per noi un’esperienza estremamente formativa e di grande rilevanza per il nostro percorso di studi. Abbiamo avuto l’opportunità di approfondire tematiche fondamentali per il futuro, come la cybersecurity, l’HealthTech, l’intelligenza artificiale, grazie al supporto costante di esperti del settore. La visita ai laboratori del centro di ricerca atlanTTic e l’esperienza pratica in Gradiant ci hanno permesso di toccare con mano tecniche molto avanzate che probabilmente non avremmo mai avuto la possibilità di sperimentare altrimenti, come il Neural Network e la Linear Regression. In più – continuano i partecipanti – l’ambiente dinamico e internazionale ha favorito uno scambio spontaneo di competenze e conoscenze, anche nei momenti informali. È stato estremamente utile lavorare su modelli reali e affrontare problematiche concrete legate alla protezione dei dati. Un’opportunità che ci ha sollecitato sulle competenze tecniche, ma anche rispetto le soft skills come la capacità di collaborazione e gestione degli imprevisti.”
Commenti positivi sull’esperienza dei ragazzi anche da parte dei partner spagnoli del progetto. Fernando Pérez-González, docente dell’Università di Vigo ha commentato “Siamo rimasti colpiti dalla ricettività di questi giovani. Vorrei che ci fossero più persone come loro, così desiderose di imparare e di trarre il massimo da ciò che le persone competenti hanno da offrire”. Un entusiasmo condiviso anche da Nuria Barros Reguera, Project Coordinator di Gradiant: “La Summer School è andata molto bene! Siamo rimasti molto colpiti dalla presentazione che hanno fatto del loro progetto: molto interattiva e con un inglese davvero ottimo. Questi ragazzi sono stati davvero brillanti!”
“Siamo estremamente orgogliosi di aver investito in questo bel progetto – spiega Fabrizio Miserocchi, Direttore Generale IOR – l’universo delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale è in forte espansione, sta cambiando il nostro mondo e ancora di più lo cambierà nel prossimo futuro. È dunque fondamentale abituare i nostri giovani a saper utilizzare le incredibili potenzialità di queste innovazioni a beneficio degli esseri umani, studiandone possibili applicazioni in ambito sanitario. Insieme ai laboratori di prevenzione che portiamo avanti nelle scuole, alle borse di studio volte a garantire l’istruzione domiciliare o in corsia anche agli adolescenti e alle adolescenti col cancro affinché non rimangano indietro nel programma, ai grants di INNO dedicati alle idee di ricerca con un impatto potenzialmente maggiore dei professionisti under-40 dell’IRST, si tratta di un altro piccolo ma significativo contributo per la formazione e la realizzazione dei giovani talenti della Romagna, che devono trovare direttamente qui in questa terra chi crede in loro per non essere costretti a portare le proprie idee altrove”.