(Sesto Potere) – Faenza – 6 febbraio 2024 – L’ospedale di Faenza ha sviluppato negli anni forme di integrazione organizzativa, in primis, con gli ospedali di Ravenna e Lugo, e da qualche anno con l’ospedale di Forlì.
I valori e i principi alla base della programmazione della rete ospedaliera dell’AUSL della Romagna sono: garantire prossimità di cura ai cittadini; concentrare le attività più complesse che non possono essere delocalizzate; utilizzare appieno tutte le strutture della rete come piattaforme logistiche; e favorire l’interscambio di professionisti tra ospedali polispecialistici e distrettuali, al fine di renderli il più possibile attrattivi nei confronti dei giovani specializzati.
Da questo punto di vista, la vicinanza tra i due ospedali di Faenza e Forlì e le storiche traiettorie di mobilità sanitaria, facilitate anche dalla migliore viabilità, indirizzano a promuovere integrazione e facilitare assetti organizzativi che favoriscano i progetti di collaborazione.
Per quanto concerne la viabilità, è di tutta evidenza che i collegamenti su gomma garantiscono migliore accessibilità al presidio ospedaliero di Forlì per i cittadini del comprensorio faentino. Anche per queste ragioni sono state avviate e strutturate collaborazioni/integrazioni tra i due ospedali, di seguito illustrate per ordine cronologico di avvio.
Otorinolaringoiatria: dal mese di luglio 2015 è presente un’unica Unità Operativa Complessa per i due ospedali di Faenza e Forlì; all’ospedale di Faenza è attiva una Unità Operativa Semplice.
Oculistica: ad oggi è presente un unico Direttore per le due Unità Operative Complesse istituite nei rispettivi ospedali (ad interim per l’ospedale di Faenza). La collaborazione tra gli ospedali di Faenza e Forlì consente di garantire una risposta 7 giorni su 7 a problemi di salute afferenti all’ambito oculistico delle persone residenti nel distretto di Faenza.
I volumi di attività: nell’anno 2023 si è proceduto al ripristino dei volumi di attività al periodo pre-COVID; miglioramento delle competenze del personale tramite tutoraggio e svolgimento di attività complesse nell’Ospedale di Forlì (dotato di attrezzature tecnologicamente avanzate); incremento complessivo dell’attività delle due UU.OO. di Faenza e Forlì, pari al 3% rispetto all’anno precedente (2023 vs 2022), con particolare riferimento all’attività di Day Hospital nell’Ospedale di Faenza (+ 325% rispetto al 2020 e 2021); 142 interventi chirurgici effettuati per pazienti con glaucoma, posizionando l’UO tra i centri di riferimento nazionali; 120 interventi chirurgici effettuati per pazienti con patologia vitreoretinica di base, con un incremento del volume di attività di un 10% rispetto agli anni 2010-2020; la rimodulazione dei percorsi di emergenza-urgenza e delle pronte disponibilità, con rotazione di tutto il personale medico afferente alle due U.O. su entrambi i presidi ospedalieri nei fine settimana e festivi, ha garantito una miglior presa in carico delle situazioni più critiche; soddisfazione da parte della popolazione che accede all’Ospedale di Faenza, come dimostrato dagli elogi pervenuti all’Ufficio Relazioni con il Pubblico
Ginecologia e Ostetricia: da fine 2022 è stata formalizzata un’Unità Operativa Complessa di Ginecologia e Ostetricia per i due Ospedali di Faenza e Forlì; all’ospedale di Faenza è attiva un’Unità Operativa Semplice.
I volumi di attività il modello organizzativo prevede attualmente presso l’Ospedale di Faenza: Punto Nascita capace di accogliere le gravidanze presso il termine in cui non sia compromesso il benessere materno-fetale. Relativamente all’attività chirurgica sono previste a Faenza mediamente 3 sedute operatorie settimanali. Attività ambulatoriale ginecologica, di primo e secondo livello, per la prevenzione, la diagnosi e il trattamento della patologia ginecologiche ed in particolare delle disfunzioni del pavimento pelvico. Presenza di specialisti in sede h24, 7 giorni su 7, per la gestione delle urgenze sia ostetriche sia ginecologiche, con rimodulazione dei percorsi di emergenza/urgenza e delle pronte disponibilità con rotazione di tutto il personale medico come un’équipe integrata Faenza-Forlì.
Cardiologia: dal mese di dicembre 2022 l’Ospedale di Forlì costituisce il riferimento per la gestione delle emergenze-urgenze cardiologiche, tempo-dipendenti, delle persone residenti nel territorio di riferimento del Distretto di Faenza, presenti nel territorio o che hanno avuto accesso all’Ospedale.
Chirurgia generale: il progetto di integrazione sviluppato dalle Unità Operative di Chirurgia Generale di Faenza e Forlì prevede: nell’ambito del progetto chirurgia 2.0 la strutturazione di un percorso di condivisione di spazi operatori su Faenza, 2 sedute al mese, dedicate alla programmazione di interventi a favore di pazienti in lista su Forlì con attesa oltre il tempo previsto per la rispettiva classe di priorità; e l’accesso a sedute di Chirurgia Robotica nell’Ospedale di Forlì da parte di professionisti con expertise dell’Ospedale di Faenza.
Urologia: anche per l’urologia nell’ambito del progetto chirurgia 2.0 si è avviato un percorso di condivisione di spazi operatori su Faenza, 1 seduta settimanale, dedicate alla programmazione di interventi a favore di pazienti in lista su Forlì con attesa oltre il tempo previsto per la rispettiva classe di priorità.
Senologia: presso l’Ospedale di Faenza la consolidata attività di chirurgia senologica è ora garantita dall’equipe chirurgica afferente all’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Senologica di Forlì e Cesena, e funzionalmente integrata con il Centro di Prevenzione Oncologica e l’oncologia medica, garantendo una totale presa in carico delle pazienti. L’attività chirurgica svolta a Faenza attualmente si svolge su due sedute chirurgiche settimanali che consentono l’effettuazione di circa 180 interventi/anno su patologie oncologiche.
Fonte notizia: auslromagna.it