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Inps, Assegno di Inclusione: accolte 760mila domande, coinvolte 1,82 mln di persone, 100.311 domande al Nord

(Sesto Potere) – Roma – 30 gennaio 2025 – L’INPS ha pubblicato oggi l’aggiornamento dell’Osservatorio statistico relativo all’Assegno di Inclusione (ADI) e al Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL), le due misure che, a partire rispettivamente da gennaio 2024 e da settembre 2023, hanno sostituito Reddito e Pensione di Cittadinanza (RdC/PdC) con un nuovo approccio al contrasto della povertà e alla promozione dell’inserimento lavorativo.

Dai dati emerge che, al 31 dicembre 2024, i nuclei familiari con domanda accolta per l’Assegno di Inclusione sono poco meno di 760 mila, coinvolgendo complessivamente 1,82 milioni di persone.

L’importo medio mensile del beneficio ADI è stato pari a 620 euro, con una maggiore concentrazione dei beneficiari nelle regioni meridionali, in linea con la precedente misura del Reddito di Cittadinanza.  Nella sola Campania sono state accolte 182.093 domande, un numero superiore all’intero Nord (100.311 domande). La seconda regione con più domande accolte è la Sicilia con 156.204 famiglie.  Mentre nel Centro sono state accolte 139.954 domande.

Nel mese di dicembre 2024 il numero di nuclei beneficiari di pagamenti ADI è stato pari a quasi 608 mila con importo medio erogato di 627 euro. Per questi 608 mila nuclei si ha che: in 235 mila sono presenti minori; in 229 mila sono presenti disabili; in 302 mila sono presenti persone di almeno 60 anni di età; in 12 mila ci sono persone in condizioni di “svantaggio”.
Per quanto riguarda il Supporto per la Formazione e il Lavoro dall’inizio della prestazione (settembre 2023) sono 133 mila le persone che hanno percepito almeno un pagamento, con una prevalenza di beneficiari nelle regioni del Sud e nelle Isole.

Dopo oltre 12 mesi, a dicembre 2024, i beneficiari in pagamento sono circa 68 mila, il 48% appartiene alla fascia di età compresa tra i 50 e i 59 anni, a conferma dell’efficacia della misura per la riqualificazione di una fascia d’età tradizionalmente più vulnerabile nel mercato del lavoro.

In merito alla relazione tra i nuclei percettori di RdC/PdC (1,07 milioni a luglio 2023) e le nuove misure si è potuto osservare che il 60% è risultato successivamente percettore di ADI/SFL, a conferma di un’allocazione più mirata delle risorse sui nuclei con componenti fragili, come minori, disabili, anziani e persone in condizioni di svantaggio certificato dai servizi sociali. Il 25% dei nuclei non risulta aver presentato domanda né per ADI né per SFL, mentre per il residuo 15% la domanda non è stata accolta.

Complessivamente il 26% dei nuclei percettori di RdC/PdC a luglio 2023 ha avuto almeno un componente che ha trovato lavoro nel
2024 a testimonianza di una dinamica di progressiva integrazione nel mercato del lavoro.