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Innovation Days, De Pascale: “Emilia-Romagna motore della manifattura Ue: innovazione e AI chiave per competere”

(Sesto Potere) – Imola, 6 novembre 2025 – L’Emilia-Romagna resta uno dei territori più dinamici e coesi del Paese, dove pubblico, privato e sistema delle imprese “lavorano fianco a fianco con obiettivi ambiziosi”. Lo ha dichiarato Michele De Pascale, presidente della Regione Emilia-Romagna, intervenendo agli Innovation Days Emilia Romagna. Dall’AI alla Green Energy, il futuro è già iniziato, il roadshow del Sole 24 Ore e Confindustria che si è svolto questa mattina all”autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola.

Il presidente ha ricordato come la regione sia seconda in Italia per valore dell’export, nonostante abbia una popolazione pari a meno della metà di quella lombarda. Questo risultato, ha aggiunto, è frutto di una concentrazione unica di manifattura ad alto valore aggiunto: “Quando parliamo di automotive, parliamo di Ferrari, Lamborghini, Ducati e di tutta la catena del valore che permette a questi marchi di essere tali”.

Accanto ai distretti dell’auto, De Pascale ha citato biomedicale e ceramica, ricordando che quest’ultima produce tra Sassuolo, Imola e Faenza “realtà di primaria importanza”. Pur in presenza di un sistema industriale solido, De Pascale ha espresso preoccupazione per i circa 30 mesi consecutivi di calo della produzione industriale, inserendo il fenomeno in una più ampia crisi della manifattura europea: “Non è un tema locale. Siamo dentro una crisi globale che riguarda l’Europa”. Il presidente ha denunciato l’assenza di una politica industriale europea strutturata, in contrasto con quanto avviene in altri continenti, e ha richiamato anche l’allarme demografico: “Siamo una delle poche regioni che tiene demograficamente, ma il quadro resta preoccupante”. In questo contesto, innovazione e tecnologia emergono come strumenti decisivi. De Pascale ha definito la transizione ecologica “competitiva e intelligente”: riduzione delle emissioni e dei costi energetici e di gestione dei rifiuti. Sul fronte dell’intelligenza artificiale, ha richiamato il caso del distretto ceramico, dove mancano addetti al controllo qualità: “È evidente che AI​​e meccatronica avanzata possono colmare il vuoto”. Ma ha avvertito: la sfida non è usare tecnologie indifferenziate, bensì impiegarle strategicamente per mantenere il vantaggio competitivo. Il presidente ha inoltre ricordato che grazie al supercomputer Leonardo, a Bologna, tutte le imprese possono accedere al supercalcolo, risorsa essenziale per ricerca e sviluppo. “Dobbiamo essere noi a utilizzare l’intelligenza artificiale, non il contrario. Se non la governiamo, rischiamo di formarla per i nostri concorrenti”.

Una rivoluzione, quella tecnologica, che per De Pascale va cavalcata e non subita: “Se ci facciamo prendere dalla paura veniamo travolti. Servono coraggio e capacità di governare innovazione energetica, digitale e intelligenza artificiale”