(Sesto Potere) – Bologna – 16 ottobre 2025 – Con l’operazione “Bononia gate” 8 persone sono state arrestate e beni per un valore stimato di circa 1,5 milioni di euro sequestrati a un’associazione criminale legata alla cosca di ‘Ndrangheta di Piromalli-Molè.
L’indagine svolta dai poliziotti della Sisco (Sezione investigativa del Servizio centrale operativo) e della Squadra mobile della Questura di Bologna, con la collaborazione per gli aspetti patrimoniali, del Centro operativo della Dia Direzione investigativa antimafia, ha evidenziato che il gruppo criminale acquisiva aziende, le rendeva economicamente floride attraverso artifici contabili messi in atto con l’aiuto di due commercialisti compiacenti rispettivamente di Bologna e Roma, per poi ottenere finanziamenti garantiti dallo Stato.
Dopo aver utilizzato le aziende per commettere truffe, venivano fatte fallire non prima di averle svuotate di denaro e beni.
Nell’indagine – condotta anche grazie anche al contributo di alcuni collaboratori di giustizia – è emerso che, a partire dal 2010, il gruppo criminale aveva creato e gestito, tramite prestanomi retribuiti, almeno nove società con sede legale o operativa nelle città di Roma e di Bologna.
Il commercialista bolognese è destinatario dell’obbligo di dimora e della misura interdittiva del divieto di esercitare l’attività contabile per un anno.

“Esprimiamo apprezzamento e ringraziamo gli investigatori della polizia e della Dia, coordinati dalla Dda bolognese per l’operazione “Bononia Gate”, che ha portato all’arresto di otto persone e al sequestro di beni per un valore di un milione e mezzo di euro. Un intervento che continua a colpire in modo deciso le infiltrazioni della criminalità organizzata nel nostro territorio. Il costante impegno e l’elevata professionalità degli inquirenti e delle forze dell’ordine che hanno condotto un’indagine complessa e delicata come questa, durata quattro anni, rappresentano un impulso fondamentale per investire su attività di prevenzione e monitoraggio che le altre istituzioni, gli ordini professionali, le associazioni di categoria e i cittadini attivi devono contribuire a rafforzare, con l’obiettivo di recidere e disinnescare legami e rapporti che le mafie utilizzano per inquinare l’economia. Un grazie quindi a tutte le donne e gli uomini che, con coraggio e determinazione, lavorano quotidianamente per contrastare fenomeni così gravi e complessi, proteggendo la nostra comunità”: hanno commentato il sindaco di Bologna Matteo Lepore e la delegata alla legalità del Comune di Bologna Giulia Sarti.
“Un’azione incisiva che ha portato all’arresto di otto persone e al sequestro di beni per un valore di un milione e mezzo di euro, confermando l’efficacia del lavoro investigativo nel contrasto alle infiltrazioni mafiose nel nostro territorio. A tutte le donne e gli uomini che ogni giorno, con coraggio e determinazione, si dedicano alla tutela della nostra comunità, va la nostra più profonda riconoscenza”: ha commentato l’assessora regionale alla Legalità, Elena Mazzoni, in relazione all’operazione ‘Bononia Gate’, condotta dalla Polizia di Stato e dalla Direzione investigativa antimafia, sotto il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Bologna.
“L’indagine, durata quattro anni, è frutto di un impegno straordinario e della professionalità da parte delle forze dell’ordine e degli inquirenti, ai quali va il nostro sentito ringraziamento. Il loro operato rappresenta un presidio fondamentale per la difesa della legalità e per il rafforzamento delle politiche di prevenzione e il contrasto agli investimenti economici illeciti nel territorio emiliano”: ha aggiunto ancora Mazzoni che ha ricordato anche il ruolo della Consulta regionale dell’Emilia-Romagna per la legalità e la cittadinanza responsabile, che verrà convocata a breve proprio su questi temi.
“La Consulta è uno strumento strategico- prosegue l’assessora Mazzoni – per costruire una rete solida e consapevole tra istituzioni, mondo associativo e del lavoro, categorie economiche e cittadinanza. È attraverso questo impegno condiviso che possiamo contrastare i tentativi della criminalità organizzata di inquinare il tessuto economico e sociale”. La Regione Emilia-Romagna continuerà a investire in percorsi di prevenzione e formazione, valorizzando il contributo di tutti gli attori sociali: assicura la Regione.