(Sesto Potere) – Forlì, 11 ottobre 2024 – Oggi dal presidio in Piazza Ordelaffi a Forlì – davanti la sede della Prefettura – organizzato dai sindacalisti della FP CGIL dei territori della Romagna, è emersa la piena e profonda solidarietà all’infermiera accoltellata a Meldola, mercoledì scorso, nel corso di un turno di lavoro presso la locale Casa della Comunità.
«La protesta del personale sanitario e sociosanitario ha messo in luce tutte le criticità sulla sicurezza nelle strutture ospedaliere e sanitarie. La paura e l’angoscia accompagnano spesso i turni di medici, infermieri e operatori sanitari, questo non è normale!!! Non si può lavorare in queste condizioni. I fatti gravissimi avvenuti a Meldola hanno riportato l’attenzione su una situazione denunciata da tempo da tutta la Funzione Pubblica CGIL del territorio Romagnolo, che ha più volte sottolineato come il problema interessi tutto il Paese, nessun territorio escluso»: afferma il sindacato.
«E’ inaccettabile che chi lavora per il benessere della comunità debba farlo con la paura costante di subire violenze – commenta Monica Collari, funzionaria della FP CGIL Forlì Cesena – ciò che è accaduto alla nostra collega infermiera della Casa di Comunità è solo l’ultimo di una serie di aggressioni, sia verbali che fisiche, che colpiscono il personale sanitario in tutto il Paese».
Secondo il sindacato: «I tagli alla sanità, una costante ormai delle leggi di bilancio, acuiscono questa situazione di emergenza, diventata insostenibile per chi lavora per il benessere delle persone ma è sottoposto a costante insicurezza e turni massacranti perché manca il personale. Ogni giorno molti di noi entrano nei luoghi di lavoro con l’angoscia di non tornare a casa incolumi»: hanno aggiunto infermieri e medici intervenuti in Piazza.
«Le istituzioni, a tutti i livelli, devono affrontare questa situazione, – indica Maria Giorgini Segretaria Generale della CGIL Forlì Cesena (nella foto a lato) – facendosi carico dei problemi del personale sanitario e sociosanitario come di tutte le persone che operano a contatto con il pubblico. Dopo le numerose segnalazioni da parte della FP CGIL, della CGIL e di tutte le organizzazioni sindacali – continua Giorgini – si sono avviati percorsi importanti sia nel tavolo Provinciale su Salute e Sicurezza, sia con la Prefettura, che anche oggi ci ha confermato il suo impegno rendendosi disponibile a costruire con tutte le Istituzioni preposte concrete soluzioni per creare ambienti di lavoro sicuri».
«Pretendiamo risposte dalle istituzioni tutte, avviando da subito il confronto con l’Ausl Romagna. Dopo l’ondata di indignazione non si può tornare alla vita di tutti giorni come se nulla fosse successo –afferma dalla Piazza – Mirko Masotti il Segretario Generale della FP Cgil Forlì Cesena – speriamo che il Prefetto di Forlì Cesena, che ci ha incontrato questa mattina porti le nostre istanze al Governo, perché sono tutti in prima linea per dare solidarietà ma servono finanziamenti al sistema sanitario a partire dalla Legge di Bilancio, servono organici nei presidi ospedalieri e territoriali , ed è necessario rinnovare il CCNL della sanità scaduto nel 2022».
Per tutte queste ragioni sabato 19 ottobre i sindacalisti della FP CGIL dei territori della Romagna scenderanno di nuovo in piazza, questa volta a Roma, ricordabdo che “tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici meritano tutele e rispetto!”.