(Sesto Potere) – Predappio (FC) – 17 aprile 2025 – Le celebrazioni del centenario della fondazione di Predappio si sono aperte, mercoledì 16 aprile 2025, con la partecipata inaugurazione della mostra, allestita alla Casa natale di Benito Mussolini (*), dal titolo “Predappio 100 – gli anni della fondazione: 1925-1929”. Il percorso espositivo è curato dal Prof. Ulisse Tramonti, con la collaborazione di ricercatori, storici, collezionisti e di un gruppo di lavoro coordinato da ATRIUM. La stessa équipe si è occupata anche del catalogo dell’esposizione. La documentazione video è invece realizzata da Renato Billi e Riccardo Salvetti.
“Per Predappio – ha esordito il Sindaco Roberto Canali – questa è un’annata storica. Oltre all’esposizione alla Casa natale Mussolini, ricorderemo la ricorrenza anche con altri eventi. Ringrazio il Prof. Tramonti e ATRIUM per un impegno profuso nell’allestimento che supera il supporto richiesto. Un grazie doveroso anche alla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, che ci è vicina anche in quest’occasione, e a Franco Moschi per il materiale di pregio messo a disposizione della mostra”.
“In questo anno così importante per la comunità – ha proseguito l’Assessore alla Cultura Veronica Bevacqua – l’Amministrazione ha in serbo un ricco programma di eventi culturali e festosi. Il progetto è quello di rivalutare Predappio e rinnovare il percorso complessivo del nostro Museo Urbano. La storia del paese è particolare, come sappiamo tutti: l’intento è quello di far conoscere la cittadina, i suoi edifici e il suo passato, così com’è”.
Ad entrare nello specifico del percorso espositivo è stato il Prof. Ulisse Tramonti: “Come suggerisce il titolo, la mostra si concentra sul percorso di progettazione condotto dall’architetto Florestano Di Fausto a Predappio Nuova, in seguito alla decisione dello Stato di spostare l’abitato da Predappio Alta a Dovia. Quest’ultima assurge ai fasti mediatici con la visita di Mussolini del 15 aprile 1923, una giornata che si configura come primo atto di fondazione del nuovo centro e tocca i tre punti fondamentali per lo sviluppo della cittadina: la Casa natale, il cimitero di San Cassiano in Pennino e Palazzo Varano. Il 30 agosto 1925 cade la data della fondazione vera e propria, con il posizionamento di una lastra bronzea alla Casa natale, che Mussolini farà poi rimuovere, e la posa della prima pietra di Santa Rosa e di Casa Becker. Da lì in avanti, il Genio Civile si occupò dello sviluppo del nuovo paese secondo un criterio ‘lineare’, dove tutto sorgeva tangente all’asse di fondo valle, cioè alla Provinciale che congiungeva Forlì e Premilcuore. Per gli edifici, serviva però l’intervento di un architetto: qui emergono i veri fautori di Predappio, Giacomo Paulucci di Calboli Barone e Florestano Di Fausto. Quest’ultimo concluse il suo percorso nella cittadina nel 1929. L’auspicio è quello di proseguire il racconto concentrandoci, il prossimo anno, sugli anni ’30 del Novecento, un periodo completamente diverso per il paese”.
Al piano terra della Casa natale Mussolini, il percorso verte su Dovia e sugli avvenimenti del 15 aprile 1923 e del 30 agosto 1925. La sezione è arricchita dai dipinti di Maceo Casadei, Aldo Severi e da manifesti celebrativi, giornali e documenti dell’epoca. Presente anche uno speciale documentario realizzato dall’Istituto LUCE, che documentò l’evento della fondazione di Predappio con un filmato di 11 minuti in bianco e nero, senza sonoro. Al primo piano della sede espositiva, il focus è invece sull’architettura di Florestano Di Fausto, con un confronto tra i progetti realizzati dal Genio Civile e quelli ideati dall’architetto.
“La collaborazione con il Comune di Predappio – ha aggiunto il Prof. Tramonti – ci permette di raccontare la storia della prima città di fondazione in Italia che sorse per motivi diversi dagli altri centri, nati in risposta a questioni agrarie o estrattive. Predappio è un caso particolare di città legata al culto di Mussolini”.
Il taglio del nastro della mostra è però solo il primo dei tanti eventi in calendario per la celebrazione del centenario: “Dal 9 al 14 giugno – ha anticipato l’Assessore Veronica Bevacqua – ospiteremo le Università di Bologna, Torino e delle Marche in un workshop sulla Casa del Fascio, nell’ambito di un progetto più ampio legato alle cosiddette ‘eredità dissonanti’. Il 14 giugno si terrà la presentazione dei progetti. A luglio, avremo l’onore di ospitare l’artista francese Olivier Grossetête, che curerà la realizzazione di un’opera artistica effimera e partecipativa, alla quale la comunità e le associazioni sono chiamate ad aderire. Nell’arco di una settimana, avverrà la preparazione tramite degli atelier dedicati. Seguirà, il 19 luglio, l’assemblaggio di un edificio storico di Predappio in cartone, con la successiva distruzione”.
La mostra “Predappio 100 – gli anni della fondazione: 1925-1929” è organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Predappio, in collaborazione con ATRIUM e con il sostegno della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì.
L’esposizione resterà aperta fino al 6 gennaio 2026 nei seguenti giorni e orari:
Dal 19 aprile al 15 giugno 2025 e dal 20 settembre 2025 al 6 gennaio 2026: sabato, domenica e festivi, ore 10.00-13.00 – 14.00-18.00.
Dal 18 giugno al 14 settembre 2025: da mercoledì a domenica e festivi, ore 10.00-13.00 – 14.30-18.30.
(*) Casa natale Benito Mussolini si trova in via Varano Costa Nuova, Predappio (FC).